domenica, febbraio 03, 2013
Nessun Paese al mondo ha ancora risolto il problema di come stoccare le scorie nucleari. Il Cumbria County Council cambia idea e dice no. Sempre più insolubile il nodo della dismissione delle centrali nucleari.  

GreenReport - I piani del governo britannico per realizzare un sito di stoccaggio permanente delle scorie nucleari da 19 miliardi di dollari nella Cumbria, dove sorge la famigerata centrale nucleare di Sellafield, sono praticamente colati a picco dopo una votazione del Cumbria County Council. In particolare, la contea ha bocciato lo "stage four" di esplorazione per il sito: una fase che avrebbe dovuto comprendere dettagliate indagini geologiche e discussioni sulle implicazioni sociali ed economiche della realizzazione di un deposito sotterraneo profondo per il combustibile nucleare esaurito e delle scorie.

Il voto negativo della Cumbria (una contea che fino ad ora aveva ubbidito ai diktat della lobby nucleare) è un brutto colpo per il governo conservatore-liberaldemocratico britannico e per i suoi piani di rilancio del nucleare con la scusa di ridurre le emissioni di gas serra, nonostante le crescenti prove che il nucleare non sia affatto una delle soluzioni per il global warming.

Il leader del Cumbria County Council, Eddie Martin, ha detto alla Bbc che «Il Gabinetto ritiene che vi siano sufficienti dubbi intorno all'idoneità geologia del West Cumbria per porre fine subito all''incertezza ed alla preoccupazione che questo sta causando alle nostre comunità. La Cumbria non è il posto geologicamente migliore nel Regno Unito e gli sforzi del governo devono concentrarsi sullo smaltimento sotterraneo delle scorie nel posto più sicuro, non nel più facile. La Cumbria ha un paesaggio unico e di fama mondiale, che ha bisogno di essere amato e protetto. Mentre Sellafield e il Lake District hanno convissuto fianco a fianco con successo per decenni, temiamo che se l'area venisse conosciuta nell'immaginario nazionale come il luogo in cui i rifiuti nucleari sono stoccati sotto terra, la reputazione del Lake District non potrà resistere».

La Gran Bretagna, che ha diverse centrali nucleari a fine vita e un bel po' di obsoleto nucleare militare da smaltire, è nei guai anche perché per legge non può esportare combustibile nucleare esaurito e le scorie nucleari; quindi, la ricerca di un deposito definitivo si sta facendo frenetica e l'eredità nucleare della Guerra Fredda è sempre più scottante. Il Department for energy and climate change britannico si è detto deluso per il voto ma ha aggiunto che «Non potrà minare lo smaltimento delle scorie nucleari sa lungo termine». Gli ambientalisti sono naturalmente molto soddisfatti anche perché dei 10 membri del Cumbria County Council 7 hanno votato no contro la prosecuzione dei piani di Londra, rovesciando a sorpresa il precedente atteggiamento della Cumbria favorevole alla costruzione del deposito nucleare sotterraneo.

La scelta del sito definitivo delle scorie nucleari britanniche si basa infatti sulla volontà delle comunità locali di accettare di ospitarlo, ma è previsto anche il diritto di tornare indietro dal processo approvativo in qualsiasi momento. Gli inglesi hanno copiato il principio alla base di programmi di successo per costruire depositi nucleari in Finlandia e Svezia, «Ma queste nazioni sono le sole ad esserci riuscite fino ad ora - sottolinea il fisico nucleare Nils Bøhmer, direttore di Bellona - Solo la Finlandia e la Svezia sono riuscite a selezionare un sito tra le loro proposte di depositi».

La decisione del Cumbria County Council mette fine a 4 anni di discussioni e accordi per trovare un deposito sotterraneo di alto livello per le scorie nucleari britanniche dopo che il Comune di Copeland aveva votato 6 a 1 a favore del proseguimento del progetto. Anche Allerdale aveva anche espresso interesse ad ospitare il progetto di deposito nucleare. Ma il voto del Consiglio della contea di Cumbria, annulla la decisione di Copeland e le disponibilità di Allerdale, che non aveva ancora votato.

Il Dipartimento dell'energia e dei cambiamenti climatici si trova quindi costretto a fare buon viso a cattivo gioco: «L'attuale processo sarà portato a termine (...) Ora intraprendiamo un rinnovato slancio per entrare in contatto con altre comunità che possono essere interessate e in grado di ospitare un sito di smaltimento».

Secondo Bøhmer, «L'assenza di soluzioni definitive per il combustibile nucleare esaurito e le scorie radioattive nei depositi è il problema centrale dell'industria nucleare mondiale e una sfida speciale per la Gran Bretagna e le sue enormi quantità di scorie radioattive. Non è etico continuare a perseguire la costruzione di centrali nucleari fino a quando il problema dei depositi geologici non sarà risolto e questi saranno operativi».

In nessun Paese al mondo è stato ancora risolto il problema di come stoccare il combustibile nucleare esaurito e le scorie radioattive per le centinaia di migliaia di anni necessari perché diventino innocui. Secondo la maggior parte degli esperti nucleari solo lo stoccaggio negli strati geologici profondi potrebbe garantire una certa sicurezza. Negli Usa il presidente Barack Obama ha rinunciato a costruire un deposito nucleare a Yucca Mountain, in Nevada, dopo che studi ambientali indipendenti hanno rivelato che le scorie nucleari potrebbero contaminare le falde idriche. Attualmente la Finlandia sta costruendo un deposito a Onkalo, che dovrebbe diventare operativo nel 2020: l'esempio più concreto dei tentativi internazionali di costruire stoccaggi sotterranei definitivi, anche se deve ricevere ancora l'approvazione locale finale.

In Italia, mentre mandiamo a "riprocessare" via treno le scorie nucleari in Francia, tutto è ancora in alto mare ed anche la stessa Francia, la Spagna, la Germania ed altri Paesi nucleari stanno disperatamente cercando una comunità disposta ad ospitare quello che gli spagnoli chiamano "cimitero nucleare".


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