Dopo una maratona negoziale durata oltre 25 ore, è stato raggiunto a Bruxelles l’accordo sul bilancio dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020.
Radio Vaticana - Ad annunciare la notizia, via Twitter, il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy, poi la conferenza stampa del premier Italiano, Monti. Ce ne riferisce Laura Forzinetti: ascolta
Alla fine il buon senso è prevalso e dopo una lunga maratona, anche notturna, i capi di Stato e di governo hanno trovato un accordo sul bilancio dell'Unione europea per i prossimi sette anni. Accordo che dovrà ancora passare al vaglio del Parlamento europeo, ma che non dovrebbe trovare ostacoli a quel livello, secondo quanto ha assicurato il premier italiano Mario Monti. Il bilancio 2014-2020 sarà di 960 miliardi, sensibilmente ridotto rispetto a quanto proposto inizialmente dalla Commissione europea e al ribasso rispetto a quello precedente; ciò non ha impedito all'Italia di ottenere qulche buon risultato.''Sono soddisfatto di questo risultato'', ha commentato Monti, sottolineando che il governo era pronto a mettere un veto che appariva ''concreto e credibile". Impossibile per ora quantificare globalmente il bottino italiano. Comunque Roma porta a casa uno sconto di oltre mezzo milardo di euro di saldo netto, cioè di soldi da versare a Bruxelles e 2 miliardi in più di fondi di coesione. Fondi che per gli altri stati membri sono invece calati del 10%.
Radio Vaticana - Ad annunciare la notizia, via Twitter, il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy, poi la conferenza stampa del premier Italiano, Monti. Ce ne riferisce Laura Forzinetti: ascolta
Alla fine il buon senso è prevalso e dopo una lunga maratona, anche notturna, i capi di Stato e di governo hanno trovato un accordo sul bilancio dell'Unione europea per i prossimi sette anni. Accordo che dovrà ancora passare al vaglio del Parlamento europeo, ma che non dovrebbe trovare ostacoli a quel livello, secondo quanto ha assicurato il premier italiano Mario Monti. Il bilancio 2014-2020 sarà di 960 miliardi, sensibilmente ridotto rispetto a quanto proposto inizialmente dalla Commissione europea e al ribasso rispetto a quello precedente; ciò non ha impedito all'Italia di ottenere qulche buon risultato.''Sono soddisfatto di questo risultato'', ha commentato Monti, sottolineando che il governo era pronto a mettere un veto che appariva ''concreto e credibile". Impossibile per ora quantificare globalmente il bottino italiano. Comunque Roma porta a casa uno sconto di oltre mezzo milardo di euro di saldo netto, cioè di soldi da versare a Bruxelles e 2 miliardi in più di fondi di coesione. Fondi che per gli altri stati membri sono invece calati del 10%.
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