mercoledì, febbraio 06, 2013
L’eliminazione dell’Imu sulla prima casa di proprietà è fra le priorità del Pdl, se il partito di Silvio Berlusconi andrà al governo.

Youreporternews - Come l’eliminazione dell’Irap, il condono, la riduzione delle tasse e il non aumento dell’Iva: i principali impegni che il Cavaliere ha assunto, in piena campagna elettorale. Ma la vera proposta choc è la promessa di restituire agli italiani l’Imu pagata nel corso del 2012 sulla prima casa. Un annuncio a cui, secondo i sondaggi, la maggior parte degli italiani non ha creduto. Ma anche un’affermazione che ha avuto l’effetto di spostare le preferenze di una certa percentuale di indecisi, fra i votanti. Ben il 4% dell’elettorato con le idee non chiare su cosa votare alle prossime politiche del 24 e 25 febbraio, secondo le rilevazioni di Mannheimer, sul Corriere della Sera (video intervista Berlusconi a Ballarò 5 febbraio).

Circa 6 italiani su 10 si dimostrano scettici, sulla proposta choc di Berlusconi, ma oltre un terzo, pur giudicandola irrealizzabile, la trova molto o abbastanza positiva.

L’elettorato potenziale del Pdl, secondo Mannheimer ha visto un incremento di 2 punti percentuali, a seguito della disponibilità dimostrata dal Pdl, di restituire i soldi versati per la tassa sugli immobili, nel 2012. E tra coloro che voteranno per il Pdl, l’80% giudica questa promessa credibile.

Tra coloro che non hanno in programma di votare il Pdl però, lo scetticismo, per contro, resta alto, oltre la metà degli elettori giudica la restituzione dell’Imu sulla prima casa, assicurata da Berlusconi in caso di vittoria, come irrealizzabile e inopportuna.

Sono sulla stessa linea, del resto, di alcuni esponenti leghisti della coalizione, come Flavio Tosi, sindaco di Verona, che non ha fatto mistero di giudicare irrealizzabile e controproducente per i comuni, la restituzione di somme di denaro che gli enti non possiedono più, perché già spese o reinvestite in altri capitoli di spesa.

La proposta choc sull’Imu inoltre, che pur sembra aver spostato una piccola percentuale di indecisi, non risolve l’incognita dell’astensionismo. Coloro che non mostrano di avere idee chiare su cosa voteranno, fra meno di 3 settimane, molto spesso sono attratti dall’astensionismo, spiega Mannheimer. Per questo è arduo fare previsioni sulle opinioni, specie di questa fascia “grigia”di aventi diritto al voto.

Sono presenti 2 commenti

Anonimo ha detto...

vai silvio! il futuro é rosa non rosso!

Anonimo ha detto...

prima votavo fini adesso silvio.vai su aggio sanzioni e interessi equitalia'e condono previdenziale

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