Ha chiesto l’immediato dispiegamento nel Nord del Mali di militari di altri paesi della regione e dello stesso Mali il presidente ciadiano Idriss Deby Itno.
Misna - Intervenuto ieri in apertura del vertice dei capi di Stato e di governo della Comunità economica dei paesi dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas), Deby ha chiesto rinforzi immediati a sostegno delle sue truppe e di quelle francesi che stanno conducendo l’offensiva contro i gruppi armati che controllavano fino a gennaio il Nord del Mali. “Non è più il momento dei discorsi, ma dell’azione” ha detto il presidente ciadiano sottolineando le perdite subite dal proprio contingente.
Deby ha in particolare chiesto che lo stato maggiore della Cedeao affretti l’invio di uomini nelle zone liberate. Queste ultime restano tuttora insicure a causa di possibili infiltrazioni di gruppi jihadisti. Più volte, nelle ultime settimana, sia Gao che Kidal sono state colpite da attentati suicidi e azioni di guerriglia urbana.
A Yamoussoukro, dove è in corso il vertice, si sta in particolare discutendo delle modalità di dispiegamento e finanziamento della Misma, la forza internazionale africana che secondo i programmi dovrebbe alla fine poter contare su 8000 uomini. Benché non faccia parte della Cedeao, il Ciad sta partecipando alla riunione nella capitale della Costa d’Avorio proprio per la presenza delle sue truppe.
Il contingente di N’Djamena ha subito pesanti perdite nei giorni scorsi nell’Adrar degli Ifogas, estesa area montuosa al confine con l’Algeria dove sono ripiegate le milizie islamiste, Ansar al Din, Mujao e Aqmi.
Deby ha parlato di 25 soldati uccisi e decine di feriti. Tra questi ultimi lo stesso figlio del presidente, Mahamat Idriss Deby, numero due del comando ciadiano in Mali. Il generale sarebbe stato gravemente colpito nell’esplosione di una mina e trasferito verso la Francia per ricevere cure appropriate. Domani sarà una giornata di lutto nazionale in Ciad, in onore delle vittime della guerra.
Misna - Intervenuto ieri in apertura del vertice dei capi di Stato e di governo della Comunità economica dei paesi dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas), Deby ha chiesto rinforzi immediati a sostegno delle sue truppe e di quelle francesi che stanno conducendo l’offensiva contro i gruppi armati che controllavano fino a gennaio il Nord del Mali. “Non è più il momento dei discorsi, ma dell’azione” ha detto il presidente ciadiano sottolineando le perdite subite dal proprio contingente.
Deby ha in particolare chiesto che lo stato maggiore della Cedeao affretti l’invio di uomini nelle zone liberate. Queste ultime restano tuttora insicure a causa di possibili infiltrazioni di gruppi jihadisti. Più volte, nelle ultime settimana, sia Gao che Kidal sono state colpite da attentati suicidi e azioni di guerriglia urbana.
A Yamoussoukro, dove è in corso il vertice, si sta in particolare discutendo delle modalità di dispiegamento e finanziamento della Misma, la forza internazionale africana che secondo i programmi dovrebbe alla fine poter contare su 8000 uomini. Benché non faccia parte della Cedeao, il Ciad sta partecipando alla riunione nella capitale della Costa d’Avorio proprio per la presenza delle sue truppe.
Il contingente di N’Djamena ha subito pesanti perdite nei giorni scorsi nell’Adrar degli Ifogas, estesa area montuosa al confine con l’Algeria dove sono ripiegate le milizie islamiste, Ansar al Din, Mujao e Aqmi.
Deby ha parlato di 25 soldati uccisi e decine di feriti. Tra questi ultimi lo stesso figlio del presidente, Mahamat Idriss Deby, numero due del comando ciadiano in Mali. Il generale sarebbe stato gravemente colpito nell’esplosione di una mina e trasferito verso la Francia per ricevere cure appropriate. Domani sarà una giornata di lutto nazionale in Ciad, in onore delle vittime della guerra.
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