giovedì, febbraio 28, 2013
Si è costituita in Marocco, su iniziativa di esponenti di partito al governo e all’opposizione una rete forte di 160 parlamentari per l’abolizione della pena di morte.

Misna - In dichiarazioni rilasciate al quotidiano Libération, Nouzha Skalli – deputata del Partito del progresso e del socialismo ed ex ministro della Famiglia – ha detto che scopo del gruppo è portare in parlamento il dibattito sulla pena di morte e spingere il Marocco tra i paesi abolizionisti. “La rete – ha detto Nouzha Skalli – sosterrà la Coalizione marocchina per l’abolizione della pena di morte e spera di far inserire il divieto al suo ricorso nella Costituzione che consacra il diritto alla vita e vieta già ogni forma di minaccia all’integrità fisica”. Quattro partiti hanno ufficialmente aderito alla rete, soltanto due invece si sono finora rifiutati: il Partito Giustizia e sviluppo (maggioritario) e il Movimento popolare.

Attualmente in Marocco sono 115 i condannati nel braccio della morte, tra cui due donne. Benché l’ultima esecuzione risalga al 1993, i tribunali del reame hanno sempre continuato a comminare la pena capitale.

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