Novità sulla pioggia di meteoriti in Russia che venerdì scorso, nella regione degli Urali, ha causato il ferimento di oltre 1000 persone. I frammenti sono stati ritrovati dagli scienziati solo domenica, nel lago Cerbakul.
Youreporternews - Gli studiosi ritengono che sul fondale del lago ghiacciato possa trovarsi il blocco principale da cui sono staccate le schegge minori: composte al 10% di ferro. Il lago Cerbakul si trova a 1500 chilometri da Mosca, nella zona di Celiabynsk. In questa zona venerdì scorso parti polverizzate di corpi celesti hanno raggiunto la crosta terrestre provocando il ferimento di oltre 1000 persone, colpite dalle schegge dei vetri frantumati a causa del fortissimo spostamento d’aria.
Nella regione degli Urali, al centro della Russia, oltre 4000 edifici sono stati danneggiati. Successivamente le autorità avevano raccomandato alla popolazione di non toccare i frammenti rinvenuti, per il pericolo di radioattività. Invece, proprio la mancata individuazione dei frammenti di meteorite, aveva fatto dubitare che i gravi incidenti fossero stati causati dalla caduta di meteoriti.
Un gruppo di scienziati ha localizzato decine di frantumi nel lago ghiacciato di Cerbakul, fugando ogni dubbio in proposito. Per gli scienziati dell’Accademia si tratterebbe di “condriti”, cioè parti rocciose, composte al 10% di ferro. Gli studiosi ipotizzano che sul fondo dello specchio d’acqua, a 50-60 metri, si possa trovare il blocco principale da cui sono derivati i residui ritrovati. I frammenti individuati avrebbero diametro di circa un centimetro.
Nella regione degli Urali, al centro della Russia, oltre 4000 edifici sono stati danneggiati. Successivamente le autorità avevano raccomandato alla popolazione di non toccare i frammenti rinvenuti, per il pericolo di radioattività. Invece, proprio la mancata individuazione dei frammenti di meteorite, aveva fatto dubitare che i gravi incidenti fossero stati causati dalla caduta di meteoriti.
Un gruppo di scienziati ha localizzato decine di frantumi nel lago ghiacciato di Cerbakul, fugando ogni dubbio in proposito. Per gli scienziati dell’Accademia si tratterebbe di “condriti”, cioè parti rocciose, composte al 10% di ferro. Gli studiosi ipotizzano che sul fondo dello specchio d’acqua, a 50-60 metri, si possa trovare il blocco principale da cui sono derivati i residui ritrovati. I frammenti individuati avrebbero diametro di circa un centimetro.
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