Un errore per sua stessa ammissione “grave” quello di Oscar Giannino, leader del movimento “Fare per fermare il declino” e che probabilmente avrà il suo peso, a pochi giorni dalle elezioni politiche. L’audio della notizia del falso master conseguito a Chicago non lascia dubbi: Giannino ha detto di averlo conseguito nell’intervista a Repubblica Tv
(ascolta l'audio dell'intervista)
Youreporternews - La denuncia pubblica del co-fondatore del movimento, docente di Chicago ed economista, Luigi Zingales, non poteva non fare esplodere “una bomba”, quando per sua affermazione, “Giannino aveva detto il falso”. “Trasparenza e meritocrazia”, sono i punti fermi alla base del messaggio politico, fin dalla nascita di Fermare il declino, sono poi gli stessi che hanno portato Giannino alla decisione di rassegnare le dimissioni.
“Se sarò eletto, se voi siete d’accordo, rinuncio al seggio”, ribadisce il leader di Fare per fermare declino, intervistato da Enrico Mentana al TgLa7.
Delusione e sconcerto, tanto per la notizia del falso master, quanto per la ritirata, gesto coerente ma “disorientante”, di Giannino. Sulla sua figura, sul suo carisma, entusiasmo, affidabilità e concretezza poco alla volta molti elettori avevano riposto la loro fiducia.
Sul bisogno e la voglia di dare un colpo di spugna all’esperienza politica del passato, guardando al futuro con i piedi “poggiati a terra”. Con progetti concreti, dati alla mano, conti e numeri per realizzare il cambiamento.
L’incidente di percorso, proprio nella fase più delicata della nuova esperienza, non può non lasciare il segno. E dare amarezza, per la sensazione di aver perso l’appiglio, l’oasi felice, appena trovata per sfuggire a falsità e corruzione.
Impossibile non chiedersi, “che ne sarà ora?” e “che bisogno c’era di ingigantire i propri meriti, visto che non è mancata la fiducia e l’affetto di quanti man mano hanno imparato a conoscere e apprezzare il messaggio di Giannino?”.
Le pronte dimissioni e la commozione del giornalista certo alleviano la delusione, meno il senso di smarrimento. Tutto da rifare, forse. Anche se le idee di Giannino, non il master inesistente, restano. E forse è anche riduttivo riassumere l’intero programma del movimento Fare per fermare il declino, alle affermazioni di Giannino.
Astraendo le buone idee dagli inspiegabili comportamenti, forse si potrà salvare quanto c’è di buono e innovativo nell’avventura “liberale” portata coraggiosamente avanti, in un mondo di privilegi, corporazioni e raccomandazioni, dai fondatori.
Youreporternews - La denuncia pubblica del co-fondatore del movimento, docente di Chicago ed economista, Luigi Zingales, non poteva non fare esplodere “una bomba”, quando per sua affermazione, “Giannino aveva detto il falso”. “Trasparenza e meritocrazia”, sono i punti fermi alla base del messaggio politico, fin dalla nascita di Fermare il declino, sono poi gli stessi che hanno portato Giannino alla decisione di rassegnare le dimissioni.
“Se sarò eletto, se voi siete d’accordo, rinuncio al seggio”, ribadisce il leader di Fare per fermare declino, intervistato da Enrico Mentana al TgLa7.
Delusione e sconcerto, tanto per la notizia del falso master, quanto per la ritirata, gesto coerente ma “disorientante”, di Giannino. Sulla sua figura, sul suo carisma, entusiasmo, affidabilità e concretezza poco alla volta molti elettori avevano riposto la loro fiducia.
Sul bisogno e la voglia di dare un colpo di spugna all’esperienza politica del passato, guardando al futuro con i piedi “poggiati a terra”. Con progetti concreti, dati alla mano, conti e numeri per realizzare il cambiamento.
L’incidente di percorso, proprio nella fase più delicata della nuova esperienza, non può non lasciare il segno. E dare amarezza, per la sensazione di aver perso l’appiglio, l’oasi felice, appena trovata per sfuggire a falsità e corruzione.
Impossibile non chiedersi, “che ne sarà ora?” e “che bisogno c’era di ingigantire i propri meriti, visto che non è mancata la fiducia e l’affetto di quanti man mano hanno imparato a conoscere e apprezzare il messaggio di Giannino?”.
Le pronte dimissioni e la commozione del giornalista certo alleviano la delusione, meno il senso di smarrimento. Tutto da rifare, forse. Anche se le idee di Giannino, non il master inesistente, restano. E forse è anche riduttivo riassumere l’intero programma del movimento Fare per fermare il declino, alle affermazioni di Giannino.
Astraendo le buone idee dagli inspiegabili comportamenti, forse si potrà salvare quanto c’è di buono e innovativo nell’avventura “liberale” portata coraggiosamente avanti, in un mondo di privilegi, corporazioni e raccomandazioni, dai fondatori.
di Antonella Gasparini
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Berlusconi prende in giro Giannino, guarda il video
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Non sono ancora ufficiali le dimissioni...
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