sabato, febbraio 23, 2013
Svolta positiva nella vicenda dei rifiuti nucleari in Lituania  

GreenReport - La Commissione europea dà parere positivo al piano di smaltimento dei rifiuti provenienti dall'impianto di gestione e stoccaggio dei rifiuti solidi della centrale nucleare di Ignalina, in Lituania, dato che viene ritenuto come l'attuazione del piano non sia tale da comportare, né in condizioni operative normali, né in caso di incidente del tipo e dell'entità previsti, una contaminazione radioattiva rilevante sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell'aria di un altro Stato membro o di un paese terzo limitrofo come la Lettonia (che dista dal sito 9 km), la Polonia (situata a circa 250 km di distanza) e la Repubblica di Bielorussia ( che è a 6 km di distanza).

La valutazione è stata svolta conformemente alle disposizioni del trattato Euratom e non pregiudica eventuali valutazioni supplementari svolte ai sensi del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, né gli obblighi che discendono da detto trattato e dal diritto derivato.

Ad esempio, ai sensi del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, gli aspetti ambientali andrebbero ulteriormente esaminati. A titolo indicativo, la Commissione desidera richiamare l'attenzione su una serie di aspetti: l'acqua; la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati; la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente; la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.

Comunque, il 27 giugno 2012 il governo lituano ha trasmesso alla Commissione europea i dati generali del progetto relativo allo smaltimento di rifiuti radioattivi provenienti dall'impianto di gestione e stoccaggio dei rifiuti solidi. In base a tali dati, a ulteriori informazioni richieste dalla Commissione e dopo aver consultato il gruppo di esperti, la Commissione ha formulato il proprio parere favorevole. Un parere dal quale risulta che, in condizioni operative normali, gli scarichi di effluenti liquidi e gassosi non sono tali da comportare un'esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro o di un paese limitrofo; che i rifiuti solidi radioattivi secondari saranno trasferiti negli appositi impianti di trattamento o smaltimento presenti sul sito di Ignalina; che, infine, in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di un incidente del tipo e della portata previsti nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di altri Stati membri o di paesi limitrofi potrebbero essere esposte non sarebbero significative dal punto di vista sanitario.


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