martedì, febbraio 12, 2013
Si parla quasi solo di Crozza in questa vigilia della prima serata di Sanremo 2013, perché come per un riflesso condizionato, al Festival si è abituati a parlare del più del contorno che della musica.

Nell’attesa che la formula di Fazio e Pagani (e di tutti gli altri autori), che mette al centro la musica di qualità, smentisca tutti, il direttore di Raiuno Giancarlo Leone dice ai giornalisti: ”Leggo che avete più certezze di me. Ieri sera ho assistito alle prove ed ho visto un egregio e lungo lavoro di Crozza sulla parte musicale. Sarà un intervento a tutto campo, userà anche l'orchestra”. Nessuna anticipazione sui contenuti dell’intervento, che è previsto tra le 22.30 e le 22.40 e che non dovrebbe durare più di quaranta minuti. Massimo riserbo anche sull’omaggio a Verdi, e chiusura con un auspicio: ”Posto che le novità hanno bisogno di tempo per affermarsi, sarei felice se gli ascolti di quest'anno si attestassero in mezzo tra il 35% del 2008, che fu considerato un momento di crisi del Festival, e il 47% dello scorso anno”.

Passando allo spettacolo, il direttore musicale Mauro Pagani è convinto che “questo sarà un festival più contemporaneo rispetto alle altre edizioni”, e non sarà un problema, perché “più andiamo avanti nel tempo e più scopriamo che gli italiani hanno il palato più fine di quello che noi crediamo. L'essere 'avanti' del Paese è molto sottovalutato dagli analisti”. Una battuta anche per i talent show: “Bisognerebbe ricominciare a parlare di canzoni e non solo di gorgheggi, di testi e non solo di 'grinta', di tutto ciò che attiene al vocabolario fondamentale dei talent. Lasciare il futuro dei giovani solo nelle mani dei talent è riduttivo”.

Confermato l’ordine di uscita dei cantanti, ognuno dei quali presenterà due canzoni, una sola delle quali proseguirà la gara dopo il voto congiunto del pubblico da casa e della Giuria Stampa del Festival.

Apre Marco Mengoni con “L’essenziale” e “Bellissimo”: la sua canzone vincitrice sarà proclamata da Marco Alemanno, il compagno di Lucio Dalla, occasione anche per un omaggio al cantante scomparso. Poi Raphael Gualazzi con “Senza ritegno” e “Sai (ci basta un sogno)”, “proclamato” da Ilaria D’Amico; Daniele Silvestri con “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te (ricatto d’onor)”, premiato da Valeria Bilello; Simona Molinari e Peter Cincotti con “Dr. Jekyll Mr. Hyde” e “La felicità”, Flavia Pennetta la proclamatrice; le sorelle Parodi per Marta sui Tubi che presentano “Dispari” e “Vorrei”; Vincenzo Montella per Maria Nazionale che canta “Quando non parlo” e “E’ colpa mia”; Stefano Tempesti, infine, per Chiara Galiazzo che porta a Sanremo “L’esperienza dell’amore” e “Il futuro che sarà”.

Ospiti della serata, Toto Cutugno che interpreterà la sua “L’italiano”, forse attualizzata, insieme al coro di 40 soldati e tre generali dell'Armata Rossa, e Felix Baumgartner, il primo uomo ad aver superato la barriera del suono in caduta libera. Verranno inoltre presentati gli 8 artisti giovani. La serata, sulla carta, dovrebbe terminare a mezzanotte e mezza: ma non illudetevi, le prossime sere si farà ben più tardi.

fonte orginale articolo


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

Sul palco dell,Ariston si è vista, in una carrellata, tutta la società in cui viviamo , è un Festival nuovo, moderno, dove attualità e musica bene si intersecano. MI piace l'intelligenza dei conduttori che seguo anche nella loro trasmisione "che tempo che fa". Nell'esprimere un giudizio guardo sempre i lati positivi delle cose,perchè penso all'impegno che ciascun protagonista ha messo per dare il meglio di sè.

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