Fervono i preparativi per il vertice internazionale sulla Siria, che si terrà giovedì a Roma. Il capo dell’opposizione Al Khatib, ha annunciato la sua presenza, dopo aver ricevuto rassicurazioni da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna. Il servizio è di Salvatore Sabatino: ascolta
Radio Vaticana - La Casa Bianca si fa garante della transizione in Siria, affinché il Paese abbia “un governo democratico post-Assad che protegga i diritti di tutti i cittadini”. Lo ribadisce a gran voce il vice presidente americano Biden, parlando al telefono con il capo dell’opposizione siriana al Khatib, che apprezza a tal punto da annunciare subito dopo che parteciperà all'incontro in programma giovedì a Roma. A convincerlo non solo Biden, ma anche il segretario di Stato americano Kerry ed il ministro degli Esteri britannico Hague, entrambi convinti che la priorità, in questo momento, sia quella di alleviare le sofferenze del popolo siriano. Popolo piegato dalla guerra, quotidianamente. Si susseguono, infatti, gli attentati – l’ultimo ieri a Damasco – e le battaglie, come quella che ha interessato nelle ultime ore la città di Khan Assal, nella provincia settentrionale di Aleppo. Almeno 50 le vittime nei combattimenti per la conquista, da parte dei ribelli, di un'accademia di polizia. Intanto fa discutere l’uccisione di 5 soldati libanesi, causata da un’autobomba lanciata contro un posto di polizia a nord di Damasco.
Radio Vaticana - La Casa Bianca si fa garante della transizione in Siria, affinché il Paese abbia “un governo democratico post-Assad che protegga i diritti di tutti i cittadini”. Lo ribadisce a gran voce il vice presidente americano Biden, parlando al telefono con il capo dell’opposizione siriana al Khatib, che apprezza a tal punto da annunciare subito dopo che parteciperà all'incontro in programma giovedì a Roma. A convincerlo non solo Biden, ma anche il segretario di Stato americano Kerry ed il ministro degli Esteri britannico Hague, entrambi convinti che la priorità, in questo momento, sia quella di alleviare le sofferenze del popolo siriano. Popolo piegato dalla guerra, quotidianamente. Si susseguono, infatti, gli attentati – l’ultimo ieri a Damasco – e le battaglie, come quella che ha interessato nelle ultime ore la città di Khan Assal, nella provincia settentrionale di Aleppo. Almeno 50 le vittime nei combattimenti per la conquista, da parte dei ribelli, di un'accademia di polizia. Intanto fa discutere l’uccisione di 5 soldati libanesi, causata da un’autobomba lanciata contro un posto di polizia a nord di Damasco.
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