Il Partito del Congresso per la Repubblica dovrebbe annunciare oggi il ritiro ufficiale dei suoi tre ministri dalla compagine di governo: la notizia è stata riferita due giorni fa all’agenzia ufficiale Tap dal presidente del consiglio nazionale del partito Chokri Yakoub al termine di una riunione straordinaria dello stesso organismo.
Misna - La decisione sembra essere scollegata dalle ultime vicende politiche ovvero dall’omicidio del leader di opposizione Chokri Belaid e dalle dichiarazioni del primo ministro Hamadi Jebali. Quest’ultimo sta insistendo sulla formazione di un governo tecnico che prenda il posto della coalizione tripartita attualmente alla guida della Tunisia. L’opzione caldeggiata da Jebali non ha trovato unanime consenso però nemmeno all’interno del suo partito, Ennahda, il cui leader storico, Rached Ghannouchi ieri ha dichiarato che la formazione islamista è più favorevole a riunire tutte le fazioni politiche attorno a un tavolo per giungere a un accordo sul calendario delle prossime tappe politiche.
Il calendario di cui parla Ghannouchi dovrebbe riguardare l’approvazione della nuova Costituzione e quindi la data di nuove elezioni.
Jebali, da parte sua, ha ribadito che un nuovo governo sarà presentato entro pochi giorni nonostante dubbi espressi dallo stesso ufficio del presidente Moncef Marzouki (che è esponente del Congresso per la Repubblica).
Dopo l’omicidio di Belaid, in Tunisia migliaia di dimostranti anti-governativi sono scesi in piazza accusando Ennahda di responsabilità nei fatti accaduti e nella mancanza di adeguate politiche di sviluppo. Alcuni dei più significativi problemi che già avevano causato la caduta dell’ex presidente Zine el Abidine Ben Ali sono ancora sul tavolo: la mancanza di lavoro e il sottosviluppo di alcune regioni in particolare. A loro volta anche migliaia di sostenitori di Ennahda sono scesi in piazza nel fine settimana.
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