Dopo ben sette generazioni la Golf domina ancora incontrastata sulle rivali: qual è il segreto di questo enorme successo?
di Davide Bianchino
Nella primavera del 1974 nasceva un auto che avrebbe segnato la storia dell’automobilismo per sempre. La Golf, ancora oggi, non ha rivali: nei numeri, nella qualità, nelle prestazioni. Dopo quasi 39 anni è sempre lei l’auto da battere. Ma perché tanta popolarità? Qual è il segreto del suo successo? In questi ultimi decenni praticamente tutte le Case automobilistiche hanno provato ad insediarla in ogni modo. Risultato: nulla da fare. La storica rivale tedesca, la Opel, prima con la Kadett e poi con l’Astra, ha dato del filo da torcere per anni ma non è mai riuscita pienamente nell’impresa. E poi tante altre: Renault, Fiat, Ford, Citroen…l’elenco è lunghissimo: cambiano i nomi ma non il risultato. Persino il colosso giapponese della Toyota non ha mai scalfito la regina tedesca. Qualcuno anni fa aveva detto che per riuscire in tale impresa probabilmente il patron della Volkswagen aveva venduto l’anima al diavolo! Nulla di tutto ciò.
Per arrivare così fresca e vincente alla ormai settima generazione, la Golf, però, probabilmente un piccolo segreto ce l’ha. Ma non c’entrano diavoli, magie o fantasie varie. La Golf deve la sua fortuna principalmente alla sua “normalità”. E’ nata giovane, nuova, rivoluzionaria per quei tempi. Ma poi ha saputo affinarsi pian piano senza mai stravolgere la sua fisionomia di base. Le finiture posticce hanno lasciato il posto a materiali di elevata qualità. I motori sono evoluti e hanno guadagnato prestazioni elevate riducendo, nel contempo, consumi ed emissioni inquinanti. La sua sicurezza (attiva e passiva) ha avuto riconoscimenti ovunque. E poi il piacere di guida: quello anche è migliorato, ma è rimasto sempre fedele a quell’impostazione vincente che tanto era piaciuta agli automobilisti di quei tempi. Guardando da fuori la Golf 7, nessuno potrebbe dire di trovarsi davanti ad un’auto datata. Le sue linee sono pulite e moderne, eppure ricordano ancora quelle della versione anni’70.
E’ quasi superfluo entrare nel dettaglio di quest’ultima versione. Da qualunque angolo la si esamini, la Golf, in ogni settore, è sempre il riferimento per tutta la concorrenza. Ma a noi appassionati piace fare le pulci alle “nostre” auto e allora cerchiamo di capire meglio fin dove è arrivata a migliorarsi la nuova Golf. La scocca è tutta nuova, più rigida e sicura, eppure la vettura pesa in media circa 100kg in meno del precedente modello. A tutto vantaggio delle prestazioni e dei consumi. I motori sono tutti dotati di turbo: dal piccolo 1.2 (105cv) al 1.4 da 122 e 140cv (tutti a benzina), passando per gli storici turbodiesel 1.6 e 2.0 declinati in varie potenze. E a breve arriveranno anche le versioni sportive GTI e GTD: due classici sempre presenti nei listini della Golf.
In tema di sicurezza, oltre ai consueti Airbag, Abs, Esp, ormai di serie anche sulla concorrenza, la Golf tira fuori dal cilindro ben due novità. Il sistema di frenata anti collisione multipla, in caso di tamponamento, attiva automaticamente i freni per evitare impatti successivi. Il sistema di rilevazione della stanchezza, invece, grazie ad una sofisticata serie di sensori avverte il guidatore di un possibile colpo di sonno tramite vibrazioni al volante e sul sedile. Accessori mai visti su questa categoria di auto.
Ma la Golf, lo sappiamo, è sempre unica e inimitabile. Purtroppo anche nel prezzo: ma questo non sembra aver mai scoraggiato i suoi tantissimi fans.
Nella primavera del 1974 nasceva un auto che avrebbe segnato la storia dell’automobilismo per sempre. La Golf, ancora oggi, non ha rivali: nei numeri, nella qualità, nelle prestazioni. Dopo quasi 39 anni è sempre lei l’auto da battere. Ma perché tanta popolarità? Qual è il segreto del suo successo? In questi ultimi decenni praticamente tutte le Case automobilistiche hanno provato ad insediarla in ogni modo. Risultato: nulla da fare. La storica rivale tedesca, la Opel, prima con la Kadett e poi con l’Astra, ha dato del filo da torcere per anni ma non è mai riuscita pienamente nell’impresa. E poi tante altre: Renault, Fiat, Ford, Citroen…l’elenco è lunghissimo: cambiano i nomi ma non il risultato. Persino il colosso giapponese della Toyota non ha mai scalfito la regina tedesca. Qualcuno anni fa aveva detto che per riuscire in tale impresa probabilmente il patron della Volkswagen aveva venduto l’anima al diavolo! Nulla di tutto ciò.
Per arrivare così fresca e vincente alla ormai settima generazione, la Golf, però, probabilmente un piccolo segreto ce l’ha. Ma non c’entrano diavoli, magie o fantasie varie. La Golf deve la sua fortuna principalmente alla sua “normalità”. E’ nata giovane, nuova, rivoluzionaria per quei tempi. Ma poi ha saputo affinarsi pian piano senza mai stravolgere la sua fisionomia di base. Le finiture posticce hanno lasciato il posto a materiali di elevata qualità. I motori sono evoluti e hanno guadagnato prestazioni elevate riducendo, nel contempo, consumi ed emissioni inquinanti. La sua sicurezza (attiva e passiva) ha avuto riconoscimenti ovunque. E poi il piacere di guida: quello anche è migliorato, ma è rimasto sempre fedele a quell’impostazione vincente che tanto era piaciuta agli automobilisti di quei tempi. Guardando da fuori la Golf 7, nessuno potrebbe dire di trovarsi davanti ad un’auto datata. Le sue linee sono pulite e moderne, eppure ricordano ancora quelle della versione anni’70.
E’ quasi superfluo entrare nel dettaglio di quest’ultima versione. Da qualunque angolo la si esamini, la Golf, in ogni settore, è sempre il riferimento per tutta la concorrenza. Ma a noi appassionati piace fare le pulci alle “nostre” auto e allora cerchiamo di capire meglio fin dove è arrivata a migliorarsi la nuova Golf. La scocca è tutta nuova, più rigida e sicura, eppure la vettura pesa in media circa 100kg in meno del precedente modello. A tutto vantaggio delle prestazioni e dei consumi. I motori sono tutti dotati di turbo: dal piccolo 1.2 (105cv) al 1.4 da 122 e 140cv (tutti a benzina), passando per gli storici turbodiesel 1.6 e 2.0 declinati in varie potenze. E a breve arriveranno anche le versioni sportive GTI e GTD: due classici sempre presenti nei listini della Golf.
In tema di sicurezza, oltre ai consueti Airbag, Abs, Esp, ormai di serie anche sulla concorrenza, la Golf tira fuori dal cilindro ben due novità. Il sistema di frenata anti collisione multipla, in caso di tamponamento, attiva automaticamente i freni per evitare impatti successivi. Il sistema di rilevazione della stanchezza, invece, grazie ad una sofisticata serie di sensori avverte il guidatore di un possibile colpo di sonno tramite vibrazioni al volante e sul sedile. Accessori mai visti su questa categoria di auto.
Ma la Golf, lo sappiamo, è sempre unica e inimitabile. Purtroppo anche nel prezzo: ma questo non sembra aver mai scoraggiato i suoi tantissimi fans.
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