giovedì, marzo 14, 2013
Francia e Gran Bretagna chiederanno di anticipare la prossima riunione del'Ue sull'embargo sulle armi alla Siria, e in caso di assenza di unanimità forniranno da sole, a titolo nazionale, degli armamenti ai ribelli.  

Radio Vaticana - A riferirlo stamattina il ministro francese degli Esteri, Laurent Fabius, durante un’intervista radiofonica. Il capo della diplomazia transalpina ha sottolineato che ''non possiamo accettare – ha aggiunto Fabius – che ci sia questo squilibrio con - da un lato l'Iran e la Russia che forniscono delle armi a Bachar al Assad e dall'altro lato dei ribelli che non possono difendersi. Levare l'embargo è uno dei soli mezzi che restano per far avanzare politicamente la situazione''. Intanto sul campo è ancora violenza: bombardamenti stanno colpendo i sobborghi di Damasco. Tra le vittime ci sarebbe anche un funzionario siriano dell'Unione europea tra le vittime dei bombardamenti governativi degli ultimi giorni sui sobborghi di Damasco. Ne ha dato notizia oggi l'Alto commissario europeo per la politica estera, Catherine Ashton, mentre nuovi racconti degli orrori del conflitto vengono da un rapporto dell'organizzazione Save the Children, secondo la quale i bambini sarebbero usati anche come scudi umani. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime: 72 i morti nelle violenze registrate nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono gli attivisti anti-regime del Comitato generale della rivoluzione, secondo i quali gran parte delle vittime si concentrano nella capitale Damasco, nei suoi sobborghi e ad Aleppo.

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