Trovato l’accordo che salva l’isola del Mediterraneo dalla bancarotta, ma le proteste non mancano. Critiche dalla Russia.
di Chiara Bartoli
Dopo dodici ore di estenuanti negoziati, la troika e il governo cipriota sono giunti a un compromesso. Il tanto atteso accordo, che ha fatto tenere con il fiato sospeso i correntisti ciprioti, è stato finalmente raggiunto e l’Europa e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) sono pronti a sbloccare i 10 miliardi di euro necessari a salvare Cipro dalla bancarotta. La notizia, però, non rende tutti felici. Dure critiche giungono dalla Russia (che ha fatto dell’isola un piccolo paradiso fiscale) e dagli stessi cittadini ciprioti. Inoltre, nell’isola sale la tensione poiché le banche sono chiuse da una settimana, e i prelievi sono stati limitati a 210 euro al giorno per la Bank of Ciprus e a soli 100 euro al giorno per la Laiki. Al centro dei negoziati tra Nicos Anastasiades, presidente cipriota, e la troika (composta da Banca centrale europea, Commissione europea e Fmi) proprio il futuro delle due principali banche di Cipro: La Laiki verrà chiusa e i suoi asset buoni saranno convogliati nella Bank of Cyprus. La manovra prevede il congelamento dei depositi bancari sopra i 100mila euro che non sono stati assicurati e la loro probabile conversione in obbligazioni dello stato, mentre salva i depositi di sotto di 100mila euro per la garanzia europea. La Bank of Ciprus verrà ristrutturata attraverso un prelievo del 30% dei conti bancari che superano i 100mila euro.
Dall’Eurogruppo giungono commenti positivi sull’esito dell’accordo. Angela Merkel, cancelliere tedesco, si definisce “molto contenta” del fatto che si è giunti ad un accordo “sostenibile”, mentre il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble afferma che "così abbiamo raggiunto quello che abbiamo sempre ritenuto giusto, cioè ridimensionare il sovradimensionato settore bancario di Cipro”. Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, spaventa i mercati quando afferma che "la partecipazione degli investitori e titolari di depositi nella ristrutturazione delle banche rappresenta un nuovo modello di come gestire i problemi del sistema bancario in Europa". Dopo il suo commento le borse europee sono crollate. A nulla è valsa poi la smentita del ministro, che ormai aveva messo in allerta i mercati: "Non esistono modelli per i salvataggi, ma ogni piano è costruito per la situazione specifica", .
Dalla Russia, invece, giungono i commenti poco entusiasti del premier Dmitri Medvedev, per il quale “continuano a rubare ciò che è già stato rubato". "Cipro rimane a rischio default e potrebbe uscire dall'area euro per un periodo prolungato" afferma l’agenzia di rating statunitense Moody’s, che dimostra la sua sfiducia nei confronti dell’accordo appena raggiunto. Inoltre, per l’agenzia, anche se il governo cipriota "risolvesse con successo questa crisi politica delle ultime settimane e l'impasse con l'area euro, non mancheranno conseguenze negative sul debito sovrano".
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