Il presidente incaricato Pier Luigi Bersani è giunto al Quirinale per riferire al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, circa l’esito delle consultazioni relative alla formazione del nuovo governo. Guarda foto da balt
Roma (youreporternews) - I risultati degli incontri con le altri parti politiche non sono stati soddisfacenti. Ieri il Movimento 5 Stelle ha ribadito il suo “no” ad un accordo con il centrosinistra per formare l’esecutivo e giovedì Grillo ha sostenuto che le Camere, pur senza un governo in carica, sono in grado di approvare provvedimenti legislativi, come la riforma del sistema elettorale e misure a favore delle piccole e medie imprese.
Il Pdl continua ad esigere come contropartita in cambio dell’esecutivo a Bersani, il Quirinale, mentre Renato Brunetta del Pdl ha fatto sapere poco fa, di essere disponibile ad un governo del Presidente, non ad un governo tecnico, con un incarico conferito direttamente dal Capo dello Stato ad una persona di sua fiducia. A Bersani sembra venir meno l’appoggio anche di parte di Scelta Civica, di Ingroia.
Il leader del Pd, fino al colloquio con Napolitano, per l’incarico di Governo, si è mostrato fiducioso. L’eventuale stop del Presidente della Repubblica potrebbe aprire la strada alla nomina diretta del Capo dello Stato, di un incaricato da lui prescelto per formare l’esecutivo. Fra i nomi che circolano vi è quello dell’ex premier, Giuliano Amato, ma anche l’ex procuratore, attuale presidente del Senato, Piero Grasso o il Senatore Pdl, Michele Saccomanno.
“L’esito delle consultazioni svolte da Bersani non è stato risolutivo, il Presidente della Repubblica ha preso l’iniziativa di seguire personalmente gli sviluppi ed avviare accertamenti del quadro politico-istituzionale”. Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale Donato Marra.
Bersani al momento “si arrende”. ”Ho riferito dell’esito del lavoro di questi giorni delle consultazioni, che non hanno portato ad un esito risolutivo, ho spiegato le ragioni al Presidente”, dice poi il leader Pd, Pierluigi Bersani, al termine del colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato. “Ho descritto anche certe difficoltà derivate da delle preclusioni o delle condizioni che ho ritenuto inaccettabili. Il presidente ha ritenuto di condurre direttamente dei suoi accertamenti”.
Pier Luigi Bersani non ha rinunciato all’incarico. Lo precisa il Pd sottolineando che nel comunicato letto dal segretario generale Donato Marra non compare la parola rinuncia.
Venerdì alle 11 inizieranno nuove consultazioni al Quirinale.
Roma (youreporternews) - I risultati degli incontri con le altri parti politiche non sono stati soddisfacenti. Ieri il Movimento 5 Stelle ha ribadito il suo “no” ad un accordo con il centrosinistra per formare l’esecutivo e giovedì Grillo ha sostenuto che le Camere, pur senza un governo in carica, sono in grado di approvare provvedimenti legislativi, come la riforma del sistema elettorale e misure a favore delle piccole e medie imprese.
Il Pdl continua ad esigere come contropartita in cambio dell’esecutivo a Bersani, il Quirinale, mentre Renato Brunetta del Pdl ha fatto sapere poco fa, di essere disponibile ad un governo del Presidente, non ad un governo tecnico, con un incarico conferito direttamente dal Capo dello Stato ad una persona di sua fiducia. A Bersani sembra venir meno l’appoggio anche di parte di Scelta Civica, di Ingroia.
Il leader del Pd, fino al colloquio con Napolitano, per l’incarico di Governo, si è mostrato fiducioso. L’eventuale stop del Presidente della Repubblica potrebbe aprire la strada alla nomina diretta del Capo dello Stato, di un incaricato da lui prescelto per formare l’esecutivo. Fra i nomi che circolano vi è quello dell’ex premier, Giuliano Amato, ma anche l’ex procuratore, attuale presidente del Senato, Piero Grasso o il Senatore Pdl, Michele Saccomanno.
“L’esito delle consultazioni svolte da Bersani non è stato risolutivo, il Presidente della Repubblica ha preso l’iniziativa di seguire personalmente gli sviluppi ed avviare accertamenti del quadro politico-istituzionale”. Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale Donato Marra.
Bersani al momento “si arrende”. ”Ho riferito dell’esito del lavoro di questi giorni delle consultazioni, che non hanno portato ad un esito risolutivo, ho spiegato le ragioni al Presidente”, dice poi il leader Pd, Pierluigi Bersani, al termine del colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato. “Ho descritto anche certe difficoltà derivate da delle preclusioni o delle condizioni che ho ritenuto inaccettabili. Il presidente ha ritenuto di condurre direttamente dei suoi accertamenti”.
Pier Luigi Bersani non ha rinunciato all’incarico. Lo precisa il Pd sottolineando che nel comunicato letto dal segretario generale Donato Marra non compare la parola rinuncia.
Venerdì alle 11 inizieranno nuove consultazioni al Quirinale.
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