Resta alta la tensione in Libia, dove ieri centinaia di uomini armati hanno attaccato la sede dell’emittente Alassema Tv a Tripoli, distruggendo e saccheggiando le attrezzature e sequestrando cinque persone tra cui due giornalisti.
Misna - Tre dei rapiti sono stati successivamente rilasciati, mentre rimane incerta la sorte del proprietario dell’emittente, Juma Usata, e del direttore esecutivo, Nabil Shaibani. L’emittente era stata già in passato oggetto di minacce con l’accusa di aver criticato la presenza di milizie disordinate e indisciplinate nel paese. La televisione è considerata vicina a Mahmud Jibril, ex primo ministro del Comitato nazioanle di transizione (Cnt) e ora leader del principale partito politico del paese. Secondo i primi resoconti, l’attacco sarebbe stato compiuto dalle milizie di Zintan.
A due anni dalla rivoluzione che ha portato alla caduta di Muammar Gheddafi, le milizie armate hanno colmato un vuoto di potere in un clima di totale impunità, arrivando spesso a sostituirsi alle forze di sicurezza e combattendosi l’una con l’altra per il controllo del territorio.
Misna - Tre dei rapiti sono stati successivamente rilasciati, mentre rimane incerta la sorte del proprietario dell’emittente, Juma Usata, e del direttore esecutivo, Nabil Shaibani. L’emittente era stata già in passato oggetto di minacce con l’accusa di aver criticato la presenza di milizie disordinate e indisciplinate nel paese. La televisione è considerata vicina a Mahmud Jibril, ex primo ministro del Comitato nazioanle di transizione (Cnt) e ora leader del principale partito politico del paese. Secondo i primi resoconti, l’attacco sarebbe stato compiuto dalle milizie di Zintan.
A due anni dalla rivoluzione che ha portato alla caduta di Muammar Gheddafi, le milizie armate hanno colmato un vuoto di potere in un clima di totale impunità, arrivando spesso a sostituirsi alle forze di sicurezza e combattendosi l’una con l’altra per il controllo del territorio.
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