"Veniamo a prendere la tua testa", con queste parole proferite al telefono da sconosciuti e poi riportate da un migrante terrorizzato utilizzato come emissario, è stato minacciato padre Fray Tomás González, coordinatore della Casa Rifugio per Migranti "La 72" di Tenosique, nello Stato di Tabasco nel Messico meridionale.
Tenosique (Agenzia Fides) - "Abbiamo ricevuto più di una minaccia solo per denunciare che non vogliamo pagare il pizzo ai gruppi che vogliono liberarsi degli immigrati", ha riferito padre González a una radio locale.
Una nota pervenuta a Fides riferisce anche che il personale dell'ostello ha denunciato le minacce all'Ufficio del Procuratore Generale della Repubblica (PGR), che ha aperto un'inchiesta. A seguito della denuncia, però, gli atti di intimidazione sono aumentati.
Anche l'ONG Amnesty International (AI) ha messo in guardia sulle minacce di morte ricevute da uno dei principali responsabili dell'ostello, Ruben Figueroa.
La violenza contro i difensori dei migranti nel sud del Messico è aumentata negli ultimi tempi dopo che l’attenzione sulla questione dell’immigrazione clandestina, fino all’anno scorso concentrata sul nord del Paese, si è spostata sull’area meridionale.
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