Prime tre condanne per il nuovo filone d’inchiesta sulla strage di via D’Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.
Liberainformazione - Il Gup di Caltanissetta, Lirio Conti, ha inflitto rispettivamente 15 anni e 10 anni di reclusione ai collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, giudicati col rito abbreviato assieme all’ex collaboratore Salvatore Candura, che ha avuto una pena di 12 anni. Candura era accusato solo di calunnia aggravata perche’ avrebbe mentito ai magistrati con dichiarazioni che in precedenti processi hanno portato a condanne di persone estranee all’attentato. La Procura aveva chiesto pene rispettivamente a 13 anni per Spatuzza, 10 anni per Tranchina e 10 anni e mezzo per Candura.
I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile, rappresentati dagli avvocati Roberto Avellone, Mimma Tamburello, Fabrizio Genco e Giuseppe Ferro. “Questa sentenza -ha commentato il procuratore Sergio Lari- dimostra che la nostra tesi accusatoria ha retto. E’ positiva perche’ sono state accolte tutte le nostre richieste”. La nuova inchiesta e’ nata dalla collaboraazioni di Spatuzza che si e’ autoaccusato di aver avuto un ruolo nella preparazione della strage e ha scagionato imputati gia’ condannati in via definitiva, e scarcerati dopo anni.
Liberainformazione - Il Gup di Caltanissetta, Lirio Conti, ha inflitto rispettivamente 15 anni e 10 anni di reclusione ai collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, giudicati col rito abbreviato assieme all’ex collaboratore Salvatore Candura, che ha avuto una pena di 12 anni. Candura era accusato solo di calunnia aggravata perche’ avrebbe mentito ai magistrati con dichiarazioni che in precedenti processi hanno portato a condanne di persone estranee all’attentato. La Procura aveva chiesto pene rispettivamente a 13 anni per Spatuzza, 10 anni per Tranchina e 10 anni e mezzo per Candura.
I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile, rappresentati dagli avvocati Roberto Avellone, Mimma Tamburello, Fabrizio Genco e Giuseppe Ferro. “Questa sentenza -ha commentato il procuratore Sergio Lari- dimostra che la nostra tesi accusatoria ha retto. E’ positiva perche’ sono state accolte tutte le nostre richieste”. La nuova inchiesta e’ nata dalla collaboraazioni di Spatuzza che si e’ autoaccusato di aver avuto un ruolo nella preparazione della strage e ha scagionato imputati gia’ condannati in via definitiva, e scarcerati dopo anni.
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