“È un dramma, una catastrofe”: queste le parole usate dal governatore delle provincia di Buenos Aires, Daniel Scioli, per descrivere lo scenario di La Plata dove da ieri si contano 48 vittime, a cui se ne aggiungono altre sei nell’area della capitale, a causa delle intense piogge abbattutesi sulla città.
Misna - “Nessuno ricorda una tempesta così atroce…Praticamente ogni strada della città è rimasta coperta dall’acqua” scrive il quotidiano La Nación citando fonti extra-ufficiali secondo le quali le vittime sarebbero in realtà 70 e 120 i dispersi; almeno 3000 gli evacuati. “Secondo Osvaldo Canciani, del Panel intergovernativo per i mutamenti climatici dell’Onu, la zona centrale dell’Argentina si sta tropicalizzando, con questi temporali che spesso sono uragani di bassa intensità” dicono alla MISNA fonti giornalistiche contattate nella capitale. “La costa tra Buenos Aires e La Plata, circa 60 km, è altamente inondabile e l’innalzamento del livello dei mari la renderà in futuro ancora piú vulnerabile” aggiungono le stesse fonti.
Dopo una tormenta registrata martedì, ieri nel giro di tre ore oltre 300 millimetri di pioggia sono caduti su La Plata cogliendo di sorpresa gran parte della popolazione; in alcuni quartieri il livello delle acque ha toccato i due metri d’altezza.
Secondo il quotidiano Clarin, un numero imprecisato di abitanti è ancora intrappolato nelle proprie automobili o in attesa di essere soccorso sui tetti delle case, mentre si segnalano manifestazioni di protesta in diverse zone della città, con blocchi stradali organizzati dai residenti che reclamano assistenza e protestano per i prolungati black-out. Ieri, mentre la presidente Cristina Fernández visitava il quartiere di Tolosa, dove trascorse l’infanzia e ancora vive sua madre, si è registrato il saccheggio di un supermercato.
Contattate dalla MISNA a Buenos Aires, fonti della Caritas Argentina hanno riferito della repentina mobilitazione della Chiesa per l’assistenza alle vittime. “A seguito degli immensi danni provocati dalle piogge cadute copiosamente negli ultimi giorni e che hanno colpito migliaia di famiglie nella capitale fedetale, la zona metropolitana di Buenos Aires, la città di La Plata e la zona circostante, Caritas Argentina invita a solidarizzare con tutti i fratelli disastrati. La situazione che affrontano le comunità colpite dalle perdite e dai danni è in molti casi assai grave. Caritas Argentina è presente nelle zone più colpite assistendo chi ha perso i propri beni, subito danni alle proprie case e non può contare sui servizi di acqua, energia elettrica, comunicazione e trasporti. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti” si legge in una nota.
Papa Francesco ha espresso “paterna vicinanza spirituale” con le persone colpite dalle inondazioni, in un messaggio indirizzato all’arcivescovo Mario Aurelio Poli in cui “incoraggia le istituzioni civili ed ecclesiastiche, così come le persone di buona volontà, a portare con carità e spirito di solidarietà cristiana gli aiuti necessari”.
Misna - “Nessuno ricorda una tempesta così atroce…Praticamente ogni strada della città è rimasta coperta dall’acqua” scrive il quotidiano La Nación citando fonti extra-ufficiali secondo le quali le vittime sarebbero in realtà 70 e 120 i dispersi; almeno 3000 gli evacuati. “Secondo Osvaldo Canciani, del Panel intergovernativo per i mutamenti climatici dell’Onu, la zona centrale dell’Argentina si sta tropicalizzando, con questi temporali che spesso sono uragani di bassa intensità” dicono alla MISNA fonti giornalistiche contattate nella capitale. “La costa tra Buenos Aires e La Plata, circa 60 km, è altamente inondabile e l’innalzamento del livello dei mari la renderà in futuro ancora piú vulnerabile” aggiungono le stesse fonti.
Dopo una tormenta registrata martedì, ieri nel giro di tre ore oltre 300 millimetri di pioggia sono caduti su La Plata cogliendo di sorpresa gran parte della popolazione; in alcuni quartieri il livello delle acque ha toccato i due metri d’altezza.
Secondo il quotidiano Clarin, un numero imprecisato di abitanti è ancora intrappolato nelle proprie automobili o in attesa di essere soccorso sui tetti delle case, mentre si segnalano manifestazioni di protesta in diverse zone della città, con blocchi stradali organizzati dai residenti che reclamano assistenza e protestano per i prolungati black-out. Ieri, mentre la presidente Cristina Fernández visitava il quartiere di Tolosa, dove trascorse l’infanzia e ancora vive sua madre, si è registrato il saccheggio di un supermercato.
Contattate dalla MISNA a Buenos Aires, fonti della Caritas Argentina hanno riferito della repentina mobilitazione della Chiesa per l’assistenza alle vittime. “A seguito degli immensi danni provocati dalle piogge cadute copiosamente negli ultimi giorni e che hanno colpito migliaia di famiglie nella capitale fedetale, la zona metropolitana di Buenos Aires, la città di La Plata e la zona circostante, Caritas Argentina invita a solidarizzare con tutti i fratelli disastrati. La situazione che affrontano le comunità colpite dalle perdite e dai danni è in molti casi assai grave. Caritas Argentina è presente nelle zone più colpite assistendo chi ha perso i propri beni, subito danni alle proprie case e non può contare sui servizi di acqua, energia elettrica, comunicazione e trasporti. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti” si legge in una nota.
Papa Francesco ha espresso “paterna vicinanza spirituale” con le persone colpite dalle inondazioni, in un messaggio indirizzato all’arcivescovo Mario Aurelio Poli in cui “incoraggia le istituzioni civili ed ecclesiastiche, così come le persone di buona volontà, a portare con carità e spirito di solidarietà cristiana gli aiuti necessari”.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.