Energia dal vento per 5,2 milioni di famiglie. E' uno dei settori delle rinnovabili che cresce di più.
Oltre 5,2 milioni di famiglie italiane, nel 2012, hanno soddisfatto il proprio fabbisogno di energia elettrica grazie al vento, con una produzione di 13,1 TWh (Terawattora) pari al 4,6% dell'energia totale prodotta in Italia. La potenza installata di eolico supera nel 2012 gli 8.700 MW (Megawatt), in aumento di quasi 1.800 MW rispetto all'anno precedente. La produzione di energia è invece aumentata del 34,2%. Questa la fotografia più recente - scattata da un rapporto di Legambiente in collaborazione con il Gse - di uno settori che crescono di più tra le energie rinnovabili. Si amplia la diffusione dell'eolico in Italia: le pale si spostano anche oltre l'ambito territoriale su cui maggiormente si è puntato per questa energia 'verde', e cioè l'Appennino meridionale tra Puglia, Campania, Basilicata, e Sicilia e Sardegna (soprattutto per i piccoli impianti fino a 200 kW).
I grandi impianti (potenza sopra i 200 kW) si trovano nel sud Italia, in particolare in Puglia, Calabria e Sardegna. Nel 2012 si sono realizzate 709 nuove torri eoliche in 114 siti diversi. In molte aeree del nostro Paese si produce più energia di quella consumata dai residenti: come succede per esempio ad Agrigento, Crotone e Mazara del Vallo.
Lo sviluppo dei piccoli impianti (sotto i 200 kW) ha raggiunto una potenza complessiva di 27,8 MW, con un aumento di 14,5 MW rispetto all'anno prima. In Puglia il maggior numero di impianti di mini-eolico; seguono la Toscana e la Campania.
La Puglia è prima anche per potenza installata; dietro Campania e Basilicata. Nel 2012 sono stati installati 60 nuove torri di mini-eolico, per una potenza pari a 5,2 MW. In termini di benefici ambientali la potenza installata di eolico evita l'emissione in atmosfera di circa 7,8 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
Sul fronte dell'occupazione - secondo l'Anev (Associazione nazionale energia del vento) - il settore eolico offre lavoro a circa 40.000 addetti, con una crescita media di 5.000 posti all'anno. Il contributo potrebbe raggiungere 66.000 posti di lavoro con il raggiungimento dei target al 2020 di 16.200 MW, cosa che porterebbe il vento a coprire il fabbisogno elettrico di 12 milioni di famiglie e a un miglioramento della qualita' dell'aria con il taglio di 23,4 milioni di tonnellate di CO2.
articolo orginale
Oltre 5,2 milioni di famiglie italiane, nel 2012, hanno soddisfatto il proprio fabbisogno di energia elettrica grazie al vento, con una produzione di 13,1 TWh (Terawattora) pari al 4,6% dell'energia totale prodotta in Italia. La potenza installata di eolico supera nel 2012 gli 8.700 MW (Megawatt), in aumento di quasi 1.800 MW rispetto all'anno precedente. La produzione di energia è invece aumentata del 34,2%. Questa la fotografia più recente - scattata da un rapporto di Legambiente in collaborazione con il Gse - di uno settori che crescono di più tra le energie rinnovabili. Si amplia la diffusione dell'eolico in Italia: le pale si spostano anche oltre l'ambito territoriale su cui maggiormente si è puntato per questa energia 'verde', e cioè l'Appennino meridionale tra Puglia, Campania, Basilicata, e Sicilia e Sardegna (soprattutto per i piccoli impianti fino a 200 kW).
I grandi impianti (potenza sopra i 200 kW) si trovano nel sud Italia, in particolare in Puglia, Calabria e Sardegna. Nel 2012 si sono realizzate 709 nuove torri eoliche in 114 siti diversi. In molte aeree del nostro Paese si produce più energia di quella consumata dai residenti: come succede per esempio ad Agrigento, Crotone e Mazara del Vallo.
Lo sviluppo dei piccoli impianti (sotto i 200 kW) ha raggiunto una potenza complessiva di 27,8 MW, con un aumento di 14,5 MW rispetto all'anno prima. In Puglia il maggior numero di impianti di mini-eolico; seguono la Toscana e la Campania.
La Puglia è prima anche per potenza installata; dietro Campania e Basilicata. Nel 2012 sono stati installati 60 nuove torri di mini-eolico, per una potenza pari a 5,2 MW. In termini di benefici ambientali la potenza installata di eolico evita l'emissione in atmosfera di circa 7,8 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
Sul fronte dell'occupazione - secondo l'Anev (Associazione nazionale energia del vento) - il settore eolico offre lavoro a circa 40.000 addetti, con una crescita media di 5.000 posti all'anno. Il contributo potrebbe raggiungere 66.000 posti di lavoro con il raggiungimento dei target al 2020 di 16.200 MW, cosa che porterebbe il vento a coprire il fabbisogno elettrico di 12 milioni di famiglie e a un miglioramento della qualita' dell'aria con il taglio di 23,4 milioni di tonnellate di CO2.
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