Finanziato da Teheran, il programma sarà attivo dal prossimo agosto. Offre agli utenti di religione musulmana informazioni e coordinate dei principali luoghi sacri islamici. Fra le iniziative la prima digitalizzazione della Qibla, strumento che indica la direzione della Mecca.
Asianews - Indicare la posizione esatta dei luoghi sacri islamici da qualsiasi parte del mondo e guidare anche "geograficamente" ogni musulmano verso "la verità". Sono alcune caratteristiche di "Basir", il nuovo programma di mappatura terrestre creato dai programmatori iraniani definito da molti come il "Google Earth islamico". Finanziato dal governo, il software sarà lanciato in agosto e farà concorrenza nei Paesi di religione musulmana ai siti Wikipedia e Google.
Nel presentare il progetto Mohammed Hassan Nami, ministro iraniano della Comunicazione e della tecnologia, ha sottolineato che "ormai le persone di tutto il mondo trovano informazioni storiche e scientifiche soprattutto attraverso Google Earth e Wikipedia" che, secondo il funzionario, sono state create a scopo di lucro raccogliendo informazioni riservate anche in Paesi stranieri. "Basir - ha spiegato il ministro - non ha obiettivi finanziari e cerca invece di guidare la gente verso la verità".
Per Nami il sito è una grande opportunità per gli utenti iraniani e di tutto il mondo per conoscere meglio il mondo musulmano, le sue tradizioni e i suoi principi. Fra le principali funzioni del programma vi è la digitalizzazione della Qibla, termine che nel mondo islamico identifica la direzione esatta del santuario della Ka'ba a la Mecca (Arabia Saudita).
Asianews - Indicare la posizione esatta dei luoghi sacri islamici da qualsiasi parte del mondo e guidare anche "geograficamente" ogni musulmano verso "la verità". Sono alcune caratteristiche di "Basir", il nuovo programma di mappatura terrestre creato dai programmatori iraniani definito da molti come il "Google Earth islamico". Finanziato dal governo, il software sarà lanciato in agosto e farà concorrenza nei Paesi di religione musulmana ai siti Wikipedia e Google.
Nel presentare il progetto Mohammed Hassan Nami, ministro iraniano della Comunicazione e della tecnologia, ha sottolineato che "ormai le persone di tutto il mondo trovano informazioni storiche e scientifiche soprattutto attraverso Google Earth e Wikipedia" che, secondo il funzionario, sono state create a scopo di lucro raccogliendo informazioni riservate anche in Paesi stranieri. "Basir - ha spiegato il ministro - non ha obiettivi finanziari e cerca invece di guidare la gente verso la verità".
Per Nami il sito è una grande opportunità per gli utenti iraniani e di tutto il mondo per conoscere meglio il mondo musulmano, le sue tradizioni e i suoi principi. Fra le principali funzioni del programma vi è la digitalizzazione della Qibla, termine che nel mondo islamico identifica la direzione esatta del santuario della Ka'ba a la Mecca (Arabia Saudita).
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