In Italia è ancora stallo politico-istituzionale dopo il voto di 40 giorni fa.
Radio Vaticana - Il 18 aprile è stata fissata la prima seduta comune delle Camere per eleggere il nuovo presidente della repubblica. Intanto Napolitano sottolinea: non stiamo perdendo tempo. Una risposta indiretta alle osservazioni critiche del sindaco di Firzenze Matteo Renzi rivolte alla politica. Parte dunque il conto alla rovescia per l’elezione del Presidente della Repubblica. E parte inesorabile anche il toto Quirinale, che vede crescere nelle ultime ore le quotazioni di Emma Bonino. Il segretario del Pd Bersani lavora ad una candidatura largamente condivisa e al tempo stesso insiste per il governo di cambiamento che aveva prospettato da premier incaricato. E in questa ottica Bersani ha incontrato nel pomeriggio il premier uscente Monti. Ma la linea del segretario è ora apertamente contrastata da Renzi, già suo avversario alle primarie del Pd. Il sindaco di Firenze vede solo due strade davanti: l’accordo con Berlusconi per un governo di scopo o il ritorno alle urne in tempi rapidi. Indicazione responsabile, per Pdl e Lega che vedono in Renzi la sinistra dal volto democratico. Ipotesi irresponsabili, per la maggioranza dei dirigenti del Pd, che controbattono anche alle accuse di eccessiva lentezza rivolte alla politica. Una osservazione, puntualizza Renzi, non rivolta a Napolitano che intanto aveva replicato in modo indiretto ma secco: “Personalmente non credo stiamo perdendo tempo”.
Radio Vaticana - Il 18 aprile è stata fissata la prima seduta comune delle Camere per eleggere il nuovo presidente della repubblica. Intanto Napolitano sottolinea: non stiamo perdendo tempo. Una risposta indiretta alle osservazioni critiche del sindaco di Firzenze Matteo Renzi rivolte alla politica. Parte dunque il conto alla rovescia per l’elezione del Presidente della Repubblica. E parte inesorabile anche il toto Quirinale, che vede crescere nelle ultime ore le quotazioni di Emma Bonino. Il segretario del Pd Bersani lavora ad una candidatura largamente condivisa e al tempo stesso insiste per il governo di cambiamento che aveva prospettato da premier incaricato. E in questa ottica Bersani ha incontrato nel pomeriggio il premier uscente Monti. Ma la linea del segretario è ora apertamente contrastata da Renzi, già suo avversario alle primarie del Pd. Il sindaco di Firenze vede solo due strade davanti: l’accordo con Berlusconi per un governo di scopo o il ritorno alle urne in tempi rapidi. Indicazione responsabile, per Pdl e Lega che vedono in Renzi la sinistra dal volto democratico. Ipotesi irresponsabili, per la maggioranza dei dirigenti del Pd, che controbattono anche alle accuse di eccessiva lentezza rivolte alla politica. Una osservazione, puntualizza Renzi, non rivolta a Napolitano che intanto aveva replicato in modo indiretto ma secco: “Personalmente non credo stiamo perdendo tempo”.
di Giampiero Guadagni
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