Nordcorea pronta a lanciare i missili. Il Giappone: “li abbatteremo”, la Cina insorge contro Pyongyang
La Corea del Nord sotto osservazione internazionale dopo le minacce nucleari dei giorni scorsi.
Radio Vaticana - Seul annuncia che Pyongyang si starebbe preparando ad un quarto test atomico, mentre sono pronti al lancio i due missili puntati contro la base americana sull’isola di Guam. Washington, però, resta cauta, mentre la Cina insorge contro quello che è ormai il suo ex alleato di ferro. Il servizio è di Salvatore Sabatino: ascolta
Questa volta ad alzare i toni è il Giappone, che annuncia di essere pronto ad abbattere qualsiasi missile parta dalla Corea del Nord. Sull’alto fronte, quello delle provocazioni zero, ci sono gli Stati Uniti, che rimandano addirittura un test missilistico in programma da tempo martedì in California per non dar luogo ad equivoci. In mezzo Seul, che alza l’allerta militare e che detta i tempi della crisi, indicando nel periodo intorno al 10 aprile quello più esposto al rischio di lancio; in coincidenza con la scadenza indicata alle ambasciate straniere con l'invito a evacuare perché Pyongyang non potrebbe garantire la sicurezza del personale diplomatico in caso di conflitto. Durissima la reazione di Pechino, che abbandona definitivamente il suo alleato di ferro: “nessun Paese – afferma il presidente cinese Xi Jinping – dovrebbe essere autorizzato a far precipitare nel caos una regione, e a maggior ragione il mondo intero, per egoismo”. Poi lancia un appello affinché l’intera comunità internazionale agisca unita per “difendere la sicurezza globale”. E intanto al mondo non resta altro che attendere. Sperando che quelle del giovane leader nordcoreano Kim Jong-Un restino solo provocazioni.
Radio Vaticana - Seul annuncia che Pyongyang si starebbe preparando ad un quarto test atomico, mentre sono pronti al lancio i due missili puntati contro la base americana sull’isola di Guam. Washington, però, resta cauta, mentre la Cina insorge contro quello che è ormai il suo ex alleato di ferro. Il servizio è di Salvatore Sabatino: ascolta
Questa volta ad alzare i toni è il Giappone, che annuncia di essere pronto ad abbattere qualsiasi missile parta dalla Corea del Nord. Sull’alto fronte, quello delle provocazioni zero, ci sono gli Stati Uniti, che rimandano addirittura un test missilistico in programma da tempo martedì in California per non dar luogo ad equivoci. In mezzo Seul, che alza l’allerta militare e che detta i tempi della crisi, indicando nel periodo intorno al 10 aprile quello più esposto al rischio di lancio; in coincidenza con la scadenza indicata alle ambasciate straniere con l'invito a evacuare perché Pyongyang non potrebbe garantire la sicurezza del personale diplomatico in caso di conflitto. Durissima la reazione di Pechino, che abbandona definitivamente il suo alleato di ferro: “nessun Paese – afferma il presidente cinese Xi Jinping – dovrebbe essere autorizzato a far precipitare nel caos una regione, e a maggior ragione il mondo intero, per egoismo”. Poi lancia un appello affinché l’intera comunità internazionale agisca unita per “difendere la sicurezza globale”. E intanto al mondo non resta altro che attendere. Sperando che quelle del giovane leader nordcoreano Kim Jong-Un restino solo provocazioni.
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