domenica, aprile 28, 2013
Il mitico arciere di Sherwood un ecologista ante litteram e gay?

di Silvio Foini

Cosa non si farebbe pur di fare uno scoop… Un filologo britannico, certo Andrew Jhonston che lavora all’università di Berlino, si è dannato l’anima per anni a cercare e analizzare le leggende che gravitano attorno al mitico arciere incappucciato e i risultati son di quelli che vorrebbero stupire: Robin Hood e compagni sarebbero stati null’altro che una masnada di omosessuali rifugiatisi nella foresta di Sherwood per sfuggire al rogo. Non avrebbero affatto rubato ai ricchi per dare ai poveri ma per autofinanziarsi e godersi in santa pace la vita agreste e forestale dato che le città dell’Inghilterra a quel tempo erano già divenute, stando a sentire l’emerito filologo, delle metropoli convulse... me li immagino i carri dei contadini sfrecciare rumorosamente sui selciati stradali sconnessi rischiando di travolgere vecchiette e ragazzini... Ma dai!

Pensate che ancora oggi nella contea in cui era sita la foresta di Sherwood (lo posso scrivere dato che ci sono stato qualche anno fa) il traffico è molto modesto e disciplinato e se vi azzardate a dire ai locali che Robin fosse stato un gay potrebbero far fischiare attorno alle vostre orecchie le mitiche frecce che mettevano in fuga il perfido sceriffo di Nottingham! Poi spingersi a raccontare che Little John fosse il “compagno” di Robin mi pare anche azzardato. E la splendida lady Marion una copertura? Forse posta accanto all’arciere da qualche cantastorie leggermente moralista?

Per carità, ognuno è libero di esprimere la propria sessualità come meglio crede e ne ha tutti i diritti, ma tra un po’ qualcuno potrebbe dire lo stesso, che so, di Garibaldi o delle brigate partigiane che combatterono contro i nazi-fascisti. Anche questi amavano vivere sulle montagne o nei boschi per sfuggire al rumore delle città oppure perché combattevano contro l’oppressore? Attenzione, caro filologo, che a cadere nel ridicolo si fa presto.

Sono presenti 11 commenti

Anonimo ha detto...

Oggi infangare é di moda.
Il mondo va così!
Domiziana

Anonimo ha detto...

Ormai sono tutti gay - personaggi storici, scienziati, scrittori, cantanti, attori, anche il vicino di casa che si sposato tre volte e ha cinque figli -, gli etero non esistono e quelli che credono di esserlo sono omosessuali occulti, che negano a loro stessi le loro vere inclinazioni. Tanto più un personaggio è storico, quanto più ci si diverte a etichettarlo come fa più comodo - dopotutto, come fa il tapino a difendersi? Che la si faccia finita! Tutti i miei amici gay vivono la loro vita senza ostentazioni e sono rispettati da tutti, anche nei piccoli paesi.

Anonimo ha detto...

Anche Alessandro Magno è stato etichettato come omosessuale, eppure tutti coloro che conoscono la sua storia e leggono il greco sanno benissimo che il termine usato dai cronisti dell'epoca per relazionarlo ad Efestione era "Filia", ovvero amicizia, non amore ("agapé"). Alessandro ha dedicato la sua vita alle conquiste, ed è morto quattro anno dopo essersi fermato ai confini dell'Asia, costretto dalle rivolte dei suoi soldati. A quel punto si è sposato, ha creato un harem con 180 donne - chissà come mai nessuno ne parla, eh? - ed è noto che il suo legame con Roxane fosse di vero amore - niente copertura o sciocchezze del genere. Non c'è nienbte di banale in un uomo che s'innamora di una donna. Raccontiamo la storia com'è stata e non come ci fa comodo leggerla. Quanto a Robin Hood... Non fatemi dire niente, vah!

Anonimo ha detto...

Se avessero detto che robin hood era.,che so.. un nero nessuno avrebbe fatto un articolo così. Siete omofobi e razzisti!

Anonimo ha detto...

Omofobi? Che stai dire! Hai letto che hanno scritto che tutti hanno il sacrosanto diritto di essere gay? Pur'io son gay ma non mi sono sentito affatto offeso! Son quelli che strillano come te che ci fanno odiare!
Graziano

Anonimo ha detto...

Ha ragione quel commento di Alessandro Magno: la storia non si legge solo a proprio comodo ma come é stata davvero. Volete piegarla a vostro uso? Fate pure ma lei rimane quella che é.

Anonimo ha detto...

Ben detto, Graziano.
Anch'io ho amici gay e soprattutto lesbiche e bisex, e sono tutte persone tranquille, che vivono la loro vita senza imporsi e senza condannare gli etero per quello che sono - a differenza di alcuni gay del mio passato, molto offensivi, in particolar modo con le donne. Di conseguenza, anche gli etero più tradizionalisti si sentono in dovere di rispettarli, com'è giusto che sia. Alcune di queste persone - dico alcune perché sono quelle che conosco meglio -sono intelligenti e aperte al dialogo, e confrontarsi con loro su molti argomenti di vita è interessante e stimolante. Quello che infastidisce è la caccia al sensazionalismo e al voler manipolare la realtà storica o folkloristica a proprio piacimento. Oltretutto, che Robin Hodod preferisse gli uomini o le donne... che m'importa? Saranno pure stati fatti suoi, no? ;)

Anonimo ha detto...

Ben detto. Saranno stati fatti suoi e non degli strani storici

fabio ha detto...

Questo articolo e molte delle vostre risposte fanno accaponare la pelle e fanno capire come mai l'Italia sia tra i paesi più omofobi d'Europa. La cosa peggiore è che neppure vi accorgete di esserlo.

Anonimo ha detto...

Ma va là Fabio! Qui non si vede affatto l'omofobia. Ce la vedi tu.
Antonio

Anonimo ha detto...

Non distruggere i miti significa ricordare buoni esempi che ci giungono dal passato e portano con se lezioni di lotte per la libertà, anche quella dei gay!
Omar.

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