Francesco conferisce la cresima a 44 giovani da tutto il mondo, un appuntamento nell'Anno della Fede. "La novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva". Cristo ci dà "il coraggio di andare controcorrente" e vince la paura. "Con Lui possiamo fare cose grandi". "Giocate la vita per i grandi ideali!". Al Regina Caeli un appello per la tragedia del Bangladesh, perché nel lavoro sia sempre "tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore".
Asianews - "Lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo": così papa Francesco ha spiegato ai 100 mila fedeli in piazza san Pietro il sacramento della cresima che egli ha conferito oggi a 44 giovani cresimandi. La messa per i cresimandi e i cresimati è uno degli appuntamenti fissati per celebrare l'Anno della Fede. I giovani che ricevono la cresima provengono da tutto il mondo: da Libano, India, Filippine, Cina, Sri Lanka, Bielorussia, Tonga, Congo. Vestiti nel loro costume nazionale, sono il segno dell'universalità del messaggio cristiano, come ha spiegato nella presentazione il presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, mons. Rino Fisichella.
Nell'omelia papa Francesco ha sottolineato che lo Spirito Santo "ci porta la novità di Dio; viene a noi e fa nuove tutte le cose, ci cambia". "Vedete, - ha aggiunto - la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo. Apriamogli la porta, facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l'azione continua di Dio, ci renda uomini e donne nuovi, animati dall'amore di Dio, che lo Spirito Santo ci dona! Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano!".
Riferendosi poi alla prima lettura della messa (V domenica di Pasqua, Atti 14,21b-27), in cui si parla delle "molte tribolazioni" che i discepoli devono attraversare, il pontefice ha spiegato che "le difficoltà, le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesù, che è stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita!".
Per questo Francesco ha invitato i giovani cresimandi e tutti: "Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente". E qui il papa aggiunge a braccio: "Sentite bene, giovani: andare controcorrente!". E prosegue: "Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l'amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato. Il Signore è tanto misericordioso che quando andiamo da Lui ci perdona. Abbiamo fiducia nell'azione di Dio! Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni".
E ancora, guardando i cresimandi, aggiunge a braccio: "Scommettete sui grandi ideali. Noi cristiani non siamo scelti per le cose piccole, ma per le cose grandi. Giocate la vita per i grandi ideali!".
Al momento del conferimento del sacramento, i giovani si sono dispiegati davanti al sagrato e il papa, dopo una preghiera, ha invitato tutti i vescovi e i sacerdoti presenti a stendere le mani sui candidati. E in un gesto di familiarità, dopo aver unto la fronte dei sorridenti candidati, Francesco li ha baciati ad uno ad uno.
Prima di concludere la messa, due cresimati, uno dalla Spagna e una dall'Italia hanno rivolto al papa il loro saluto. Francesco, li ha ringraziati e prima di iniziare la preghiera del Regina Caeli, ha ricordato ai cresimati che "ogni volta che ci riuniamo in preghiera, siamo sostenuti dalla presenza spirituale della Madre di Gesù, per ricevere il dono dello Spirito e avere la forza di testimoniare Gesù risorto. Questo lo dico in modo particolare a voi, che oggi avete ricevuto la Cresima: Maria vi aiuti ad essere attenti a quello che il Signore vi chiede, e a vivere e camminare sempre secondo lo Spirito Santo!".
Dopo aver salutato tutti i partecipanti - che hanno riempito la piazza e una parte di via della Conciliazione - il pontefice ha rivolto un appello per la tragedia avvenuta a Dhaka (Bangladesh), che ha fatto oltre 300 morti. "Desidero elevare - ha detto - una preghiera per le numerose vittime causate dal tragico crollo di una fabbrica in Bangladesh. Esprimo la mia solidarietà e profonda vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari e rivolgo dal profondo del cuore un forte appello affinché sia sempre tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore".
Asianews - "Lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo": così papa Francesco ha spiegato ai 100 mila fedeli in piazza san Pietro il sacramento della cresima che egli ha conferito oggi a 44 giovani cresimandi. La messa per i cresimandi e i cresimati è uno degli appuntamenti fissati per celebrare l'Anno della Fede. I giovani che ricevono la cresima provengono da tutto il mondo: da Libano, India, Filippine, Cina, Sri Lanka, Bielorussia, Tonga, Congo. Vestiti nel loro costume nazionale, sono il segno dell'universalità del messaggio cristiano, come ha spiegato nella presentazione il presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, mons. Rino Fisichella.
Nell'omelia papa Francesco ha sottolineato che lo Spirito Santo "ci porta la novità di Dio; viene a noi e fa nuove tutte le cose, ci cambia". "Vedete, - ha aggiunto - la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo. Apriamogli la porta, facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l'azione continua di Dio, ci renda uomini e donne nuovi, animati dall'amore di Dio, che lo Spirito Santo ci dona! Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano!".
Riferendosi poi alla prima lettura della messa (V domenica di Pasqua, Atti 14,21b-27), in cui si parla delle "molte tribolazioni" che i discepoli devono attraversare, il pontefice ha spiegato che "le difficoltà, le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesù, che è stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita!".
Per questo Francesco ha invitato i giovani cresimandi e tutti: "Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente". E qui il papa aggiunge a braccio: "Sentite bene, giovani: andare controcorrente!". E prosegue: "Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l'amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato. Il Signore è tanto misericordioso che quando andiamo da Lui ci perdona. Abbiamo fiducia nell'azione di Dio! Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni".
E ancora, guardando i cresimandi, aggiunge a braccio: "Scommettete sui grandi ideali. Noi cristiani non siamo scelti per le cose piccole, ma per le cose grandi. Giocate la vita per i grandi ideali!".
Al momento del conferimento del sacramento, i giovani si sono dispiegati davanti al sagrato e il papa, dopo una preghiera, ha invitato tutti i vescovi e i sacerdoti presenti a stendere le mani sui candidati. E in un gesto di familiarità, dopo aver unto la fronte dei sorridenti candidati, Francesco li ha baciati ad uno ad uno.
Prima di concludere la messa, due cresimati, uno dalla Spagna e una dall'Italia hanno rivolto al papa il loro saluto. Francesco, li ha ringraziati e prima di iniziare la preghiera del Regina Caeli, ha ricordato ai cresimati che "ogni volta che ci riuniamo in preghiera, siamo sostenuti dalla presenza spirituale della Madre di Gesù, per ricevere il dono dello Spirito e avere la forza di testimoniare Gesù risorto. Questo lo dico in modo particolare a voi, che oggi avete ricevuto la Cresima: Maria vi aiuti ad essere attenti a quello che il Signore vi chiede, e a vivere e camminare sempre secondo lo Spirito Santo!".
Dopo aver salutato tutti i partecipanti - che hanno riempito la piazza e una parte di via della Conciliazione - il pontefice ha rivolto un appello per la tragedia avvenuta a Dhaka (Bangladesh), che ha fatto oltre 300 morti. "Desidero elevare - ha detto - una preghiera per le numerose vittime causate dal tragico crollo di una fabbrica in Bangladesh. Esprimo la mia solidarietà e profonda vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari e rivolgo dal profondo del cuore un forte appello affinché sia sempre tutelata la dignità e la sicurezza del lavoratore".
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