mercoledì, aprile 17, 2013
Due contributi editoriali Paoline sul tema

Giorno dopo giorno, la morsa della povertà si stringe sempre di più intorno alle famiglie italiane: da male quasi del tutto debellato, è ora una realtà con cui confrontarsi quotidianamente, in un incastro di crisi economica, sociale e politica che sembra non trovare soluzione. Sulla questione “povertà” anche la casa editrice Paoline si propone in questi giorni di dare il proprio contributo di riflessione e di conoscenza. E lo fa seguendo come sempre le linee fondanti e le caratteristiche della propria attività editoriale, attraverso due nuove pubblicazioni molto diverse tra loro: La cura del povero e l’onere della ricchezza. Testi dalle Regole e dalle Omelie di Basilio di Cesarea e I sogni di Eleonora di Dario Zilovich.

La cura del povero e l’onere della ricchezza, volume a cura di Luigi Franco Pizzolato (autorevole studioso del mondo cristiano del I millennio) raccoglie alcuni testi tratti dall’opera del vescovo Basilio Magno, teologo e Padre della Chiesa vissuto nel IV secolo, il cui pensiero è considerato tra i più influenti nella formazione dell’identità europea e delle principali teologie cristiane occidentali e ortodosse. Sconvolge l’incredibile attualità di testi così antichi. La raccolta dà voce, infatti, a una tra le più radicali contestazioni della ricchezza che la storia cristiana abbia mai espresso. Nella stringente argomentazione di Basilio, l’arricchimento di pochi ha come esito obbligato l’impoverimento di molti; la ricchezza stessa, quand’anche non sia incrementata, ma soltanto difesa, rappresenta un’incurabile distorsione del progetto di Dio.

Ancor più attuale il tema, affrontato da Basilio, della diffusione degli “strumenti finanziari” escogitati per regolare i prestiti e i rapporti di credito e debito tra le parti. Riaffermando la fedeltà alla Legge dell’amore, il vescovo protesta contro la perversione del voler far fruttare denaro dal denaro, debito dal debito, povertà dalla povertà. Scrive Basilio nell’Omelia II sul Salmo XIV: “Non è chiaro per chi tu accumuli. Mentre è evidente chi piange per gli interessi, è incerto colui che godrà della loro fruttificazione. Non è evidente, infatti, che tu non abbandonerai ad altri il piacere della ricchezza, dopo che ti sei messo in serbo il danno che è frutto dell’iniquità”. Un richiamo, quello di Basilio, che potrebbe tranquillamente essere utilizzato oggi come commento alle tante notizie legate agli scandali finanziari (crack bancari, derivati, “paradisi fiscali” ecc.).

Ma della povertà sempre più diffusa che questi scandali finanziari hanno contribuito a provocare, come parlarne ai bambini, come raccontare loro quello che sta accadendo? A farlo ci prova Dario Zilovich ne I sogni di Eleonora, nuovo racconto della Collana Mi riguarda, per bambini dai 9 anni in su, arricchito dalle illustrazioni di Flavio Rosati. Protagonista della storia è Eleonora, una bambina come tante che adora suonare il pianoforte e si prepara a frequentare la quinta elementare. All’improvviso, qualcosa cambia: i genitori iniziano a utilizzare parole strane come crisi e povertà e cadono in depressione per la perdita del lavoro. Eleonora si sente sola. Cambiano casa, un quartiere nuovo che lei non conosce: tutto da ricostruire. E il pianoforte si dovrà vendere. Inizia per la bambina una nuova epoca, segnata da sacrifici a cui non era abituata. Eppure, grazie alla conoscenza di un bambino romeno che suona il violino, e a un prete amico dei bambini, sarà proprio la musica a far sì che i sogni di Eleonora possano continuare a crescere e, forse, a realizzarsi.

Quella di Dario Zilovich è una storia intensa e commovente, scritta in un linguaggio coinvolgente, che racconta ai bambini la povertà. Ma lo fa con una nota di speranza, evidenziando anche le opportunità positive di una condizione sempre più diffusa nel nostro Paese.

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