Il sogno di stampanti 3D ad uso domestico è sempre più realizzabile. Unico scoglio, per ora, il prezzo, ma non tarderà ad abbassarsi.
Avete mai pensato di stampare un oggetto tridimensionale? Oppure avete mai desiderato di fare una copia di un oggetto che avete per poterlo poi regalare a qualcuno? Ebbene, oggi è possibile grazie ai passi sbalorditivi che la tecnologia sta compiendo negli ultimi anni: parliamo di stampanti e scanner 3D, in grado di riprodurre oggetti tridimensionali. La possibilità di stampare oggetti in realtà non è recentissima: verso la metà degli anni '80 un certo Chuck Hull inventò e brevettò la stereolitografia, parolone che indica la tecnica di realizzare oggetti singoli tridimensionali a partire da dati digitali. Da allora i passi sono stati enormi: molte, infatti, sono le case che producono stampanti 3D. Tra queste, ovviamente, l'HP, leader indiscusso nella produzione e vendita di stampanti. Il modello proposto dalla casa americana si chiama HP Designjet 3D printer, disponibile in due versioni: la prima permette di stampare modelli a colori, la seconda solo in bianco (un po' come le stampanti classiche).
Ma come funziona una stampante 3D? Il principio su cui si basa è la stampa a strati, cioè la stampante divide l'oggetto in tanti piccoli strati e poi ne stampa uno alla volta, uno sull'altro fino ad ottenere l'oggetto completo. A seconda del modello di stampante, varierà lo spessore dello strato: più lo strato è sottile, meno si noterà nell'oggetto ultimato la stratificazione. Di solito, lo spessore standard è di 0,1 millimetri, ma esistono modelli di stampante, come la Object Connex, in grado di depositare strati di 0,016 millimetri.
I materiali utilizzati possono essere di diverso tipo, dalla plastica al metallo fino al gesso. Ogni materiale si acquista separatamente e il suo prezzo varia a seconda della qualità e del tipo di stampante. Ad esempio, il prezzo di un rocchetto di 1 kg di plastica per la stampante Replicator 2 di MakerBot è di 48 dollari.
Nota dolente per queste stampanti rimane il prezzo: 15.000 dollari e 21.000 dollari rispettivamente per i modelli HP Designjet 3D printer monocromatico e a colori. Più economica invece la Replicator 2 di MakerBot, disponibile alla “modica” cifra di 2.199 dollari. Altra nota dolente, le dimensioni: queste stampanti, infatti sono molto ingombranti (per avere un'idea, il modello dell'HP è grande più o meno il doppio di un frigorifero!), e per ora quindi ne è escluso il loro posizionamento in soggiorno o in uno studiolo. Tuttavia, non scoraggiatevi! La storia della tecnologia ci insegna che tutti i dispositivi elettronici, appena introdotti sul mercato, hanno avuto prezzi e dimensioni elevatissime: pensate ai telefoni cellulari, che nel lontano 1983 costavano ben 4.000 dollari, mentre ora sono acquistabili per poche decine di euro e le loro dimensioni sono ridottissime.
Cosa dire invece degli scanner 3D? Quali sono i modelli in commercio? E il loro prezzo? Uno scanner 3D è un dispositivo in grado di analizzare la realtà circostante al fine di ricostruire la forma degli oggetti in essa contenuti. Ma per saperne di più, vi rimandiamo al prossimo articolo. Stay tuned.
Avete mai pensato di stampare un oggetto tridimensionale? Oppure avete mai desiderato di fare una copia di un oggetto che avete per poterlo poi regalare a qualcuno? Ebbene, oggi è possibile grazie ai passi sbalorditivi che la tecnologia sta compiendo negli ultimi anni: parliamo di stampanti e scanner 3D, in grado di riprodurre oggetti tridimensionali. La possibilità di stampare oggetti in realtà non è recentissima: verso la metà degli anni '80 un certo Chuck Hull inventò e brevettò la stereolitografia, parolone che indica la tecnica di realizzare oggetti singoli tridimensionali a partire da dati digitali. Da allora i passi sono stati enormi: molte, infatti, sono le case che producono stampanti 3D. Tra queste, ovviamente, l'HP, leader indiscusso nella produzione e vendita di stampanti. Il modello proposto dalla casa americana si chiama HP Designjet 3D printer, disponibile in due versioni: la prima permette di stampare modelli a colori, la seconda solo in bianco (un po' come le stampanti classiche).
Ma come funziona una stampante 3D? Il principio su cui si basa è la stampa a strati, cioè la stampante divide l'oggetto in tanti piccoli strati e poi ne stampa uno alla volta, uno sull'altro fino ad ottenere l'oggetto completo. A seconda del modello di stampante, varierà lo spessore dello strato: più lo strato è sottile, meno si noterà nell'oggetto ultimato la stratificazione. Di solito, lo spessore standard è di 0,1 millimetri, ma esistono modelli di stampante, come la Object Connex, in grado di depositare strati di 0,016 millimetri.
I materiali utilizzati possono essere di diverso tipo, dalla plastica al metallo fino al gesso. Ogni materiale si acquista separatamente e il suo prezzo varia a seconda della qualità e del tipo di stampante. Ad esempio, il prezzo di un rocchetto di 1 kg di plastica per la stampante Replicator 2 di MakerBot è di 48 dollari.
Nota dolente per queste stampanti rimane il prezzo: 15.000 dollari e 21.000 dollari rispettivamente per i modelli HP Designjet 3D printer monocromatico e a colori. Più economica invece la Replicator 2 di MakerBot, disponibile alla “modica” cifra di 2.199 dollari. Altra nota dolente, le dimensioni: queste stampanti, infatti sono molto ingombranti (per avere un'idea, il modello dell'HP è grande più o meno il doppio di un frigorifero!), e per ora quindi ne è escluso il loro posizionamento in soggiorno o in uno studiolo. Tuttavia, non scoraggiatevi! La storia della tecnologia ci insegna che tutti i dispositivi elettronici, appena introdotti sul mercato, hanno avuto prezzi e dimensioni elevatissime: pensate ai telefoni cellulari, che nel lontano 1983 costavano ben 4.000 dollari, mentre ora sono acquistabili per poche decine di euro e le loro dimensioni sono ridottissime.
Cosa dire invece degli scanner 3D? Quali sono i modelli in commercio? E il loro prezzo? Uno scanner 3D è un dispositivo in grado di analizzare la realtà circostante al fine di ricostruire la forma degli oggetti in essa contenuti. Ma per saperne di più, vi rimandiamo al prossimo articolo. Stay tuned.
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