Il 15esimo Tripartite environment ministers meeting (Temm) tenutosi nella città giapponese di Kitakyushu, è stato l'occasione per Cina, Corea del sud e Giappone per firmare una dichiarazione congiunta che rafforza la cooperazione trilaterale «Al fine di rilevare le sfide globali e regionali in materia di ambiente», impegnandosi in modo particolare a contrastare l'inquinamento dell'aria nell'Asia del nord-est.
GreenReport - Il Temm è un incontro annuale che si tiene dal 1999 e che ha l'obiettivo di «Promuovere lo sviluppo sostenibile nell'Asia del Nord-Est». Il prossimo incontro si terrà in Corea del sud nel 2014. La dichiarazione congiunta di Kitakyushu del Temm sottolinea anche che «Cina, Repubblica di Corea e Giappone lavoreranno insieme per rafforzare l'applicazione integrale, efficace e sostenibile della United Nations framework convention on climate change» e che le tre potenze economiche asiatiche «Promuoveranno le ricerche e la cooperazione tecnica congiunte in diversi settori, quali lo sviluppo verde, la biodiversità e l'inquinamento dell'aria».
I tre Paesi, tra i quali rimangono ancora tensioni politiche forti e dispute territoriali che sembrano irrisolvibili, si sono però acciordati per «Stabilire il Dialogo tripartito per la politica sull'inquinamento dell'aria, al fine di scambiarsi delle informazioni sulle politiche pertinenti e sulle tecnologie di supervisione, di prevenzione e di controllo».
Il ministro per la Protezione dell'ambiente cinese, Zhou Shengxian, ha cancellato la sua partecipazione al summit portando come giustificazione il fitto calendario di impegni dopo il devastante terremoto che ha colpito lo Sichuan ad aprile, ma i media giapponesi dicono che la sua assenza è probabilmente dovuta all'accesa disputa territoriale sulle isole Senkaku/Diaoyu che anche in queste ore vede confrontarsi le navi di Pechino e Tokyo. A rappresentare la Cina c'era il vice-ministro dell'Ambiente, Li Ganjie, che in una conferenza stampa a chiusura del Temm ha detto che «La Cina ha accordato una grande importanza alla protezione dell'ambiente. Il governo cinese ha preso delle misure efficaci per rilevare le sfide ambientali. Vogliamo creare un ambiente più bello in Asia per proseguire la cooperazione con il Giappone e la Corea del Sud».
Ma tutti sanno che l'accelerazione che c'è stata al summit ministeriale ambientale annuale a Kitakyushu è avvenuta dopo che la Cina quest'inverno è stata soffocata da una coltre di smog venefico e l'aumento dei rischi sanitarie in Giappone dovuti all'inquinamento atmosferico.
Il ministro dell'Ambiente, Nobuteru Ishihara, è soddisfatto: «Abbiamo fatto un nuovo passo verso la soluzione del problema dell'inquinamento atmosferico attraverso la cooperazione tra Giappone, Cina e Corea del Sud», Ishihara prima aveva avvertito i suoi colleghi con un'intervista all'mittente pubblica giapponese Nhk: «E' indispensabile per la Cina, la Corea del Sud ed altri Paesi collaborino su questioni come l'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico».
Anche le relazioni tra Tokyo e Seoul sono tese per un conflitto territoriale su alcuni isolotti nel Mar del Giappone, ma il ministro dell'ambiente sudcoreano, Yoon Seong-Kyu, ha detto che «La cooperazione ambientale trilaterale ha raggiunto un nuovo punto di svolta, con nuovi governi in tutti e tre i Paesi».
GreenReport - Il Temm è un incontro annuale che si tiene dal 1999 e che ha l'obiettivo di «Promuovere lo sviluppo sostenibile nell'Asia del Nord-Est». Il prossimo incontro si terrà in Corea del sud nel 2014. La dichiarazione congiunta di Kitakyushu del Temm sottolinea anche che «Cina, Repubblica di Corea e Giappone lavoreranno insieme per rafforzare l'applicazione integrale, efficace e sostenibile della United Nations framework convention on climate change» e che le tre potenze economiche asiatiche «Promuoveranno le ricerche e la cooperazione tecnica congiunte in diversi settori, quali lo sviluppo verde, la biodiversità e l'inquinamento dell'aria».
I tre Paesi, tra i quali rimangono ancora tensioni politiche forti e dispute territoriali che sembrano irrisolvibili, si sono però acciordati per «Stabilire il Dialogo tripartito per la politica sull'inquinamento dell'aria, al fine di scambiarsi delle informazioni sulle politiche pertinenti e sulle tecnologie di supervisione, di prevenzione e di controllo».
Il ministro per la Protezione dell'ambiente cinese, Zhou Shengxian, ha cancellato la sua partecipazione al summit portando come giustificazione il fitto calendario di impegni dopo il devastante terremoto che ha colpito lo Sichuan ad aprile, ma i media giapponesi dicono che la sua assenza è probabilmente dovuta all'accesa disputa territoriale sulle isole Senkaku/Diaoyu che anche in queste ore vede confrontarsi le navi di Pechino e Tokyo. A rappresentare la Cina c'era il vice-ministro dell'Ambiente, Li Ganjie, che in una conferenza stampa a chiusura del Temm ha detto che «La Cina ha accordato una grande importanza alla protezione dell'ambiente. Il governo cinese ha preso delle misure efficaci per rilevare le sfide ambientali. Vogliamo creare un ambiente più bello in Asia per proseguire la cooperazione con il Giappone e la Corea del Sud».
Ma tutti sanno che l'accelerazione che c'è stata al summit ministeriale ambientale annuale a Kitakyushu è avvenuta dopo che la Cina quest'inverno è stata soffocata da una coltre di smog venefico e l'aumento dei rischi sanitarie in Giappone dovuti all'inquinamento atmosferico.
Il ministro dell'Ambiente, Nobuteru Ishihara, è soddisfatto: «Abbiamo fatto un nuovo passo verso la soluzione del problema dell'inquinamento atmosferico attraverso la cooperazione tra Giappone, Cina e Corea del Sud», Ishihara prima aveva avvertito i suoi colleghi con un'intervista all'mittente pubblica giapponese Nhk: «E' indispensabile per la Cina, la Corea del Sud ed altri Paesi collaborino su questioni come l'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico».
Anche le relazioni tra Tokyo e Seoul sono tese per un conflitto territoriale su alcuni isolotti nel Mar del Giappone, ma il ministro dell'ambiente sudcoreano, Yoon Seong-Kyu, ha detto che «La cooperazione ambientale trilaterale ha raggiunto un nuovo punto di svolta, con nuovi governi in tutti e tre i Paesi».
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