Il libro della famosa trasmissione televisiva racconta il mondo spesso sottaciuto della droga
Non poche volte la trasmissione televisiva “Le Iene” si è occupata del dramma della droga, ma questa volta ha deciso di racchiudere tutte le esperienze in un libro, “Droga”, che ne spiega il funzionamento, la natura, i rischi. E tenta di rispondere alle domande più urgenti: cos’è la droga? Perché fa male? Perché è così difficile smettere? Dal punto di vista medico ha collaborato alla realizzazione del libro il responsabile del SERT di Milano Edoardo Cozzolino, mentre dal punto di vista morale hanno contribuito il fondatore della comunità Exodus Don Mazzi e Gino Rigoldi, presidente dell’associazione Comunità Nuova. Oltre ai diretti interessanti, hanno deciso di trattare l’argomento gli stessi volti della trasmissione di Italia1. Ilary Blasy, per esempio, si dichiara abbastanza ignorante in materia e ammette che quando da ragazzina vedeva i suoi amici rollarsi una canna si domandava: “Ma non esistono le sigarette già fatte?”. La “Iena” Enrico Lucci afferma: “Se uno si droga non mi interessa più come persona” e Matteo Viviani sostiene che lo sballo sia solo una “questione psicologica”, raccontando di essere stato sbeffeggiato dai suoi amici quando per la prima volta, convinto di fumare droga, fumò resina di pino.
Il libro utilizza la notorietà della trasmissione televisiva, soprattutto tra i giovani, per "sdoganare" l'argomento, evitare che si prendano strade sbagliate e soprattutto far comprendere le reali conseguenze di qualcosa che spesso si usa senza neanche conoscere.
Non poche volte la trasmissione televisiva “Le Iene” si è occupata del dramma della droga, ma questa volta ha deciso di racchiudere tutte le esperienze in un libro, “Droga”, che ne spiega il funzionamento, la natura, i rischi. E tenta di rispondere alle domande più urgenti: cos’è la droga? Perché fa male? Perché è così difficile smettere? Dal punto di vista medico ha collaborato alla realizzazione del libro il responsabile del SERT di Milano Edoardo Cozzolino, mentre dal punto di vista morale hanno contribuito il fondatore della comunità Exodus Don Mazzi e Gino Rigoldi, presidente dell’associazione Comunità Nuova. Oltre ai diretti interessanti, hanno deciso di trattare l’argomento gli stessi volti della trasmissione di Italia1. Ilary Blasy, per esempio, si dichiara abbastanza ignorante in materia e ammette che quando da ragazzina vedeva i suoi amici rollarsi una canna si domandava: “Ma non esistono le sigarette già fatte?”. La “Iena” Enrico Lucci afferma: “Se uno si droga non mi interessa più come persona” e Matteo Viviani sostiene che lo sballo sia solo una “questione psicologica”, raccontando di essere stato sbeffeggiato dai suoi amici quando per la prima volta, convinto di fumare droga, fumò resina di pino.
Il libro utilizza la notorietà della trasmissione televisiva, soprattutto tra i giovani, per "sdoganare" l'argomento, evitare che si prendano strade sbagliate e soprattutto far comprendere le reali conseguenze di qualcosa che spesso si usa senza neanche conoscere.
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