venerdì, maggio 31, 2013
In Triveneto il sedicesimo e ultimo dei Convegni pubblici regionali promossi dall’Ac in preparazione alla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani 

Si concluderà domani in Triveneto il “giro d’Italia” in sedici Convegni pubblici regionali promossi dalla Presidenza nazionale e dalle Delegazioni regionali dell’Azione Cattolica in preparazione alla prossima Settima sociale dei cattolici italiani che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre 2013 e che ha come tema Famiglia: speranza e futuro per la società italiana. Un cammino iniziato lo scorso novembre e che è proseguito lungo l’intero stivale proponendo occasioni di dialogo con le realtà territoriali e offrendo momenti di discernimento e di confronto con la società civile e con le istituzioni locali ai vari livelli. Un andare incontro al Paese lungo e appassionato che sopra ogni considerazione e bilancio, analisi o ritratto delle diverse realtà locali ci ha mostrato quanto continui a pesare la risorsa famiglia e quanto importante sia il patrimonio d’amore che essa reca e produce. Un capitale che nessuna ricchezza materiale può comprare o sostituire, e senza il quale le difficoltà non possono che gravare ulteriormente.

Sabato 1 giugno si terrà a Treviso, presso l’Auditorium S. Pio X (borgo Cavour, 40) con inizio alle ore 16.00, il convegno Famiglia: di casa nel Triveneto? Segno dei tempi per la Chiesa del Concilio. Al centro della riflessione la dimensione Famiglia e il suo essere “di casa” nelle regioni del Nordest, una fetta d’Italia che ha molte volte anticipato l‘evoluzione (o l’involuzione) economica, sociale e culturale dell’intero Paese.

«Il convegno di Treviso – spiega Marco Pio Bravo, delegato regionale Ac Triveneto - vuole essere l’occasione per offrire un ritratto dell’essere famiglia oggi, della sua evoluzione, delle sfide e delle contraddizioni che il presente propone alla cellula fondamentale e prima di ogni contesto sociale, attraverso la storia, l’esperienza e la ricchezza del nostro vissuto, delle nostre grandi e piccole comunità in Veneto, in Trentino e in Friuli Venezia Giulia: luoghi intensi di fede, di cultura e di economia che da sempre incidono sulla fisionomia dell’Italia, a volte sino a caratterizzarla in maniera decisiva».

A partire da una verità non celabile. «Nell’attuale contesto sociale ed economico la famiglia appare sempre più da sola a resistere e ad affrontare la crisi che investe il mondo del lavoro, delle relazioni educative, delle dinamiche sociali e politiche. Poiché essa è la radice capace di nutrire tutti i contesti sociali, è linfa di solidarietà tra le generazioni, di buone relazioni, di gratuità e reciprocità nel dono. Ma questo può valere – conclude Marco Pio Bravo – solo se questa radice, la famiglia, è vitale e continuamente sostenuta e difesa».

Il Convegno di Treviso sarà aperto da mons. Domenico Sigalini (assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica); seguiranno gli interventi di presentazione del convegno e di saluto da parte di Marco Pio Bravo (delegato regionale Ac Triveneto), Stefano Zoccarato (presidente diocesano dell’AC di Treviso) e mons. Giuseppe Rizzo (vicario generale della diocesi di Treviso). La relazione centrale sarà svolta da Maria Castiglioni dell’Università di Padova (“La famiglia nel Nordest dagli anni del Concilio a oggi”). Seguirà la tavola rotonda - moderata da Fabiana Martini e Davide Carboni - a cui prenderanno parte don Giampaolo Dianin (teologo moralista della Facoltà Teologica del Triveneto), Andrea Ferrazzi (assessore alle politiche per la famiglia del comune di Venezia), Gianfranco Refosco (segretario generale Ust-Cisl di Vicenza) e Alessandro Vardanega (presidente Unindustria di Treviso). Le conclusioni sono affidate a Franco Miano (presidente nazionale dell’Azione Cattolica).

Treviso, sabato 1 giugno 2013, ore 16.00 - Auditorium S. Pio X – Borgo Cavour, 40

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