Il sindaco Alemanno in visita al policlinico Umerto I accompagnato dalla moglie
La prognosi del Brigadiere dei carabinieri Giuseppe Giangrande, ferito la scorsa domenica davanti a Palazzo Chigi in seguito a una sparatoria, rimarrà riservata per altre 24 ore. Dal bollettino diramato dal policlinico Umberto I, che ospita in questi giorni Giangrande, si evince che è necessario prolungare il monitoraggio, dal momento che l'edema impedisce di quantificare il danno neurologico. L'uomo, di origine siciliana, viveva a Prato da anni. Sua moglie era morta per una grave malattia due mesi fa, per questo il carabiniere era rimasto solo con la figlia Martina di 23 anni. A seguito dell'incidente Giangrande ha riportato una lesione della colonna vertebrale cervicale ed è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico.
“Il carabiniere Giangrande non parla, ma è lucido”, riferisce il sindaco di Roma, che insieme alla moglie Isabella Reuti è andato al policlinico nella giornata di ieri ed ha incontrato la figlia Martina e i fratelli del carabiniere ferito. Alemanno ha riferito loro tutto l'affetto e la solidarietà dimostrati dai cittadini romani sia nei confronti del brigadiere che verso la famiglia dello stesso, aggiungendo: “Faremo tutto quello che è possibile fin quando Giangrande resterà a Roma. Anche per il futuro di sua figlia”. La ragazza ha infatti lasciato il lavoro per dedicarsi alle cure del padre.
Ciro Giangrande, fratello della vittima, confessa che vorrebbe incontrare Preiti per 5-10 minuti per guardarlo negli occhi: “Preiti pensava di suicidarsi in albergo prima della sparatoria - dice l'uomo- Se l'avesse fatto prima non sarei qui, ma al mio paese, alla feste del patrono di Monreale”. In merito alle scritte pro-Preiti comparse in varie città d'Italia, il fratello del brigadiere commenta: ”Non ci interessa, non ci facciamo caso. Siamo persone oneste e pulite”.
La prognosi del Brigadiere dei carabinieri Giuseppe Giangrande, ferito la scorsa domenica davanti a Palazzo Chigi in seguito a una sparatoria, rimarrà riservata per altre 24 ore. Dal bollettino diramato dal policlinico Umberto I, che ospita in questi giorni Giangrande, si evince che è necessario prolungare il monitoraggio, dal momento che l'edema impedisce di quantificare il danno neurologico. L'uomo, di origine siciliana, viveva a Prato da anni. Sua moglie era morta per una grave malattia due mesi fa, per questo il carabiniere era rimasto solo con la figlia Martina di 23 anni. A seguito dell'incidente Giangrande ha riportato una lesione della colonna vertebrale cervicale ed è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico.
“Il carabiniere Giangrande non parla, ma è lucido”, riferisce il sindaco di Roma, che insieme alla moglie Isabella Reuti è andato al policlinico nella giornata di ieri ed ha incontrato la figlia Martina e i fratelli del carabiniere ferito. Alemanno ha riferito loro tutto l'affetto e la solidarietà dimostrati dai cittadini romani sia nei confronti del brigadiere che verso la famiglia dello stesso, aggiungendo: “Faremo tutto quello che è possibile fin quando Giangrande resterà a Roma. Anche per il futuro di sua figlia”. La ragazza ha infatti lasciato il lavoro per dedicarsi alle cure del padre.
Ciro Giangrande, fratello della vittima, confessa che vorrebbe incontrare Preiti per 5-10 minuti per guardarlo negli occhi: “Preiti pensava di suicidarsi in albergo prima della sparatoria - dice l'uomo- Se l'avesse fatto prima non sarei qui, ma al mio paese, alla feste del patrono di Monreale”. In merito alle scritte pro-Preiti comparse in varie città d'Italia, il fratello del brigadiere commenta: ”Non ci interessa, non ci facciamo caso. Siamo persone oneste e pulite”.
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