giovedì, maggio 16, 2013
Il centrodestra rilancia sulle intercettazioni. Stop alle tasse sulla prima casa.
 
di Giulia Bernini

In Parlamento rischia di riaprirsi la questione delle intercettazioni. Il Pdl ha presentato alle Camere due progetti di legge: uno a Montecitorio, che porta la firma di Maurizio Bianconi, e uno al Senato, di Domenico Scilipoti. Un terzo è già stato annunciato da Enrico Costa. "In una situazione politica così delicata - spiega però il presidente della commissione Giustizia di Montecitorio Donatella Ferranti - non credo sia un tema che possa rientrare tra le priorità tanto da venire inserito in tempi rapidi all'ordine del giorno".

Tuttavia Costa ha chiesto nella giornata di ieri una corsia preferenziale per i provvedimenti che erano già stati approvati da un ramo del Parlamento nella precedente legislatura; e il tema delle intercettazioni rientrerebbe in questa “categoria”. L'ex sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, attualmente senatore Pdl, osserva che "non c'é nessuna indicazione in questo senso da parte del partito e che il testo, approvato in un ramo del Parlamento, “può essere considerato superato da altri accordi raggiunti in seguito su questa materia".

Per il Pd il tema delle intercettazioni non è certamente una priorità nell'ambito delle importanti riforme che attendono i cittadini per l'efficienza della Giustizia. Gli orientamenti del Partito Democratico sono chiari: i suoi esponenti ritengono che si tratti di uno strumento investigativo fondamentale, con la doverosa tutela della riservatezza delle persone.

Ciò che spinge a pensare circa l'imminente riapertura del fronte delle intercettazioni é "l'aggancio" con il testo dei “saggi” nominati da Napolitano. Nella relazione dei cosiddetti “facilitatori”, infatti, si parla della necessità di ridurre l'uso delle intercettazioni, che devono essere uno strumento di "ricerca della prova" e non del "reato". “Lo stesso Napolitano del resto - osserva Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia - ha parlato più volte della necessità di riformare il sistema delle intercettazioni. Dunque, perché non farlo?". "Io comunque – nel suo tentativo di gettare acqua sul fuoco Costa - ho ripresentato in questa legislatura tutti i testi che avevo già proposto in quella precedente. E' un fatto di routine, non c'é alcuna indicazione del partito in questo senso". Dall'altra parte Caliendo non ha difficoltà ad ammettere: "Se i provvedimenti ci sono e vengono assegnati in commissione possono diventare una base di partenza per riprendere il discorso...".

Intanto il Cdm venerdì prossimo deciderà, per quanto riguarda l'Imu, solo sulla sospensione dell'imposta per la prima casa. E' quanto si apprende in ambienti di governo. Per quanto riguarda le imprese, si approfondirà la situazione in un secondo momento, quando si avrà un quadro complessivo delle iniziative per i primi 100 giorni di governo. E' dunque esclusa per venerdì qualsiasi ipotesi di intervento sull'imu per le imprese. Ci potrebbero essere invece delle misure per le case rurali.


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