Diventare mamma in Sierra Leone può essere molto difficile, è infatti uno degli ultimi paesi al mondo in cui essere madri.
Save the Children - Anche in Sierra Leone, però, grazie ai cambiamenti nel sistema sanitario e al lavoro degli operatori sanitari, le cose stanno cambiando. Hawa Bangura, ha 25 anni e ha due bambini. Suo figlio è nato prima della riforma sanitaria in Sierra Leone, sua figlia 15 mesi dopo. C'è stata molta differenza fra il primo e il secondo parto, perché la seconda volta non ha dovuto preoccuparsi di possibili complicazioni o di dover affrontare cure che non poteva permettersi. Ha fatto nascere il suo primo figlio a casa, mentre il secondo è nato nel nuovo centro sanitario della comunità in cui vive. Questa è la sua storia:
"Quando è nato il mio primo figlio non avevo i soldi per andare in clinica o in ospedale. Dovevi pagare anche se andavi da un guaritore tradizionali e l'assistenza al parto era molto cara e le medicine non facevano effetto.
Dovevo lavorare di più per potermi permettere le cure, è stato tutto molto duro. Ma la seconda volta era tutto gratis e molto più facile. La prima volta ero nervosa, avevo molta paura. Ero preoccupata che potesse accadere qualcosa di brutto e che avrei avuto bisogno di un intervento all'ospedale, ma mia madre mi calmava e mi incoraggiava dicendomi "andrà tutto bene".
Quando aspettavo Mariama sono andata subito in clinica, ho partorito lì senza dover pagare nulla. Sono stata ricevuta bene alla clinica, avevo i piedi gonfi e per questo le infermieri mi hanno consigliato di fare controlli regolari e di mangiare cibo sano. Mi dissero anche di non svolgere lavori duri.
Attualmente non ho soldi, ho perso il lavoro al mercato perché dovevo prendermi cura di mia figlia, ma lavorerò ancora quando Mariama avrà 5 anni, così sarò in grado di pagare le sue medicine. Per adesso prego che mi figlio maggiore non si ammali, perché ora non ho soldi.
Save the Children - Anche in Sierra Leone, però, grazie ai cambiamenti nel sistema sanitario e al lavoro degli operatori sanitari, le cose stanno cambiando. Hawa Bangura, ha 25 anni e ha due bambini. Suo figlio è nato prima della riforma sanitaria in Sierra Leone, sua figlia 15 mesi dopo. C'è stata molta differenza fra il primo e il secondo parto, perché la seconda volta non ha dovuto preoccuparsi di possibili complicazioni o di dover affrontare cure che non poteva permettersi. Ha fatto nascere il suo primo figlio a casa, mentre il secondo è nato nel nuovo centro sanitario della comunità in cui vive. Questa è la sua storia:
"Quando è nato il mio primo figlio non avevo i soldi per andare in clinica o in ospedale. Dovevi pagare anche se andavi da un guaritore tradizionali e l'assistenza al parto era molto cara e le medicine non facevano effetto.
Dovevo lavorare di più per potermi permettere le cure, è stato tutto molto duro. Ma la seconda volta era tutto gratis e molto più facile. La prima volta ero nervosa, avevo molta paura. Ero preoccupata che potesse accadere qualcosa di brutto e che avrei avuto bisogno di un intervento all'ospedale, ma mia madre mi calmava e mi incoraggiava dicendomi "andrà tutto bene".
Quando aspettavo Mariama sono andata subito in clinica, ho partorito lì senza dover pagare nulla. Sono stata ricevuta bene alla clinica, avevo i piedi gonfi e per questo le infermieri mi hanno consigliato di fare controlli regolari e di mangiare cibo sano. Mi dissero anche di non svolgere lavori duri.
Attualmente non ho soldi, ho perso il lavoro al mercato perché dovevo prendermi cura di mia figlia, ma lavorerò ancora quando Mariama avrà 5 anni, così sarò in grado di pagare le sue medicine. Per adesso prego che mi figlio maggiore non si ammali, perché ora non ho soldi.
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