Partito da Ginevra come neutrino 'muonico' è arrivato sotto il Gran Sasso come 'tau'.
Almanacco della Scienza - CNR - Per la terza volta al mondo è stato possibile osservare un evento rarissimo: un neutrino mentre si trasforma da un tipo in un altro, all'interno delle tre famiglie di queste particelle finora note (neutrini elettronici, muonici e tauonici). La mutazione è stata 'catturata' nel fascio di neutrini che dal Cern viene spedito ai rivelatori della collaborazione internazionale Opera, nei Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). L'Opera, che dal 2001 vede impegnati 140 fisici provenienti da 28 istituti di ricerca di 11 paesi, è stato costruito proprio per trovare la spiegazione di un'anomalia sulla quale gli scienziati da oltre 40 anni si interrogano: dal Sole e dalle altre stelle sembra che arrivino molti meno neutrini di quanti ne siano previsti. L'ipotesi più accreditata è che non ci sarebbero 'sparizioni', ma solo neutrini che nel viaggio verso la Terra si sono trasformati.
"Avere osservato per la terza volta l'oscillazione di un neutrino è un'importante conferma delle due precedenti osservazioni anche dal punto di vista statistico", spiega Giovanni De Lellis, responsabile dell'esperimento. "L'analisi dei dati proseguirà ancora per due anni alla ricerca di altri neutrini tau che possano definitivamente provare questo fenomeno".
Almanacco della Scienza - CNR - Per la terza volta al mondo è stato possibile osservare un evento rarissimo: un neutrino mentre si trasforma da un tipo in un altro, all'interno delle tre famiglie di queste particelle finora note (neutrini elettronici, muonici e tauonici). La mutazione è stata 'catturata' nel fascio di neutrini che dal Cern viene spedito ai rivelatori della collaborazione internazionale Opera, nei Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). L'Opera, che dal 2001 vede impegnati 140 fisici provenienti da 28 istituti di ricerca di 11 paesi, è stato costruito proprio per trovare la spiegazione di un'anomalia sulla quale gli scienziati da oltre 40 anni si interrogano: dal Sole e dalle altre stelle sembra che arrivino molti meno neutrini di quanti ne siano previsti. L'ipotesi più accreditata è che non ci sarebbero 'sparizioni', ma solo neutrini che nel viaggio verso la Terra si sono trasformati.
"Avere osservato per la terza volta l'oscillazione di un neutrino è un'importante conferma delle due precedenti osservazioni anche dal punto di vista statistico", spiega Giovanni De Lellis, responsabile dell'esperimento. "L'analisi dei dati proseguirà ancora per due anni alla ricerca di altri neutrini tau che possano definitivamente provare questo fenomeno".
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