Più di 2000 soldati già dispiegati nelle città di Yola e Maiduguri, elicotteri da combattimento e caccia pronti al decollo, impiego di divisioni provenienti da regioni differenti e lontane: sono queste, riferisce oggi la stampa della Nigeria, le conseguenze dell’entrata in vigore di uno stato di emergenza nel nord-est del paese.
Misna - “I soldati invadono Borno, Yobe e Adamawa” titola The Vanguard, in riferimento ai tre Stati interessati dalle misure straordinarie annunciate martedì sera dal presidente Goodluck Jonathan con l’obiettivo di contrastare il gruppo armato Boko Haram. L’arrivo di oltre 2000 soldati a Yola e Maiduguri, capitali rispettivamente degli Stati di Adamawa e Borno, è confermato dal quotidiano Daily Trust. Le operazioni militari, sottolineano i giornali, sono cominciate ieri e prevedono bombardamenti aerei sui rifugi dei militanti nelle zone collinari e di montagna situate nei pressi delle frontiere, in particolare quella con il Camerun.
La responsabilità dell’offensiva è stata affidata al generale Jack Enwasiha, comandante della sezione nord-orientale della Joint Task Force, un’unità di élite composta da esercito e polizia. “Le operazioni prevedono un massiccio dispiegamento di uomini e risorse – ha detto un portavoce del ministero della Difesa, il generale Chris Olukolade – e mirano a riaffermare l’integrità territoriale del paese e a rafforzare la sicurezza delle istituzioni governative”.
L’ufficiale ha anche aggiunto che le Forze armate faranno “ogni sforzo per garantire la sicurezza dei cittadini rispettosi della legge e dei non combattenti”. Un riferimento apparente, questo, alle accuse rivolte all’esercito dopo la battaglia di Baga: una cittadina al confine con il Ciad dove il mese scorso scontri a fuoco tra soldati e militanti di Boko Haram hanno provocato almeno 187 vittime, per lo più civili.
Misna - “I soldati invadono Borno, Yobe e Adamawa” titola The Vanguard, in riferimento ai tre Stati interessati dalle misure straordinarie annunciate martedì sera dal presidente Goodluck Jonathan con l’obiettivo di contrastare il gruppo armato Boko Haram. L’arrivo di oltre 2000 soldati a Yola e Maiduguri, capitali rispettivamente degli Stati di Adamawa e Borno, è confermato dal quotidiano Daily Trust. Le operazioni militari, sottolineano i giornali, sono cominciate ieri e prevedono bombardamenti aerei sui rifugi dei militanti nelle zone collinari e di montagna situate nei pressi delle frontiere, in particolare quella con il Camerun.
La responsabilità dell’offensiva è stata affidata al generale Jack Enwasiha, comandante della sezione nord-orientale della Joint Task Force, un’unità di élite composta da esercito e polizia. “Le operazioni prevedono un massiccio dispiegamento di uomini e risorse – ha detto un portavoce del ministero della Difesa, il generale Chris Olukolade – e mirano a riaffermare l’integrità territoriale del paese e a rafforzare la sicurezza delle istituzioni governative”.
L’ufficiale ha anche aggiunto che le Forze armate faranno “ogni sforzo per garantire la sicurezza dei cittadini rispettosi della legge e dei non combattenti”. Un riferimento apparente, questo, alle accuse rivolte all’esercito dopo la battaglia di Baga: una cittadina al confine con il Ciad dove il mese scorso scontri a fuoco tra soldati e militanti di Boko Haram hanno provocato almeno 187 vittime, per lo più civili.
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