giovedì, maggio 30, 2013
Papa Francesco presiederà per la prima volta, questa sera, la Messa solenne per il Corpus Domini. 

Radio Vaticana - La celebrazione avrà inizio alle 19 nella Basilica di San Giovanni in Laterano e, come da tradizione, sarà conclusa dalla processione verso la Basilica di Santa Maria Maggiore. In questi due mesi e mezzo di Pontificato, il Papa ha offerto alcuni pensieri sulla centralità dell’Eucaristia, in continuità con il magistero sviluppato in precedenza. Lo ricorda in questo servizio Alessandro De Carolis: ascolta

 Il cuore di un cristiano è come la tavola dell’Ultima Cena: va apparecchiato per l’Eucaristia. È così che il cardinale Jorge Mario Bergoglio aveva spiegato il significato del Corpus Domini nell’ultima omelia della solennità, celebrata a Buenos Aires lo scorso anno. Gesù – aveva affermato in quella circostanza, era il 9 giugno 2012 – dà molta importanza al ‘preparare’”. “Io vado a prepararvi un posto”, dice Cristo ai discepoli dopo la Risurrezione, e in questo senso l’Eucaristia – sosteneva il futuro Papa – “è un anticipo di quel luogo” e “ogni volta che ci riuniamo per mangiare il Corpo di Cristo, il luogo in cui celebriamo diventa per un po' il nostro posto in cielo”. Ma non basta. Papa Francesco non concepisce un Cenacolo chiuso, uno spezzare il pane per pochi, privilegiati intimi. “Ci sono molti cenacoli nella nostra città – aveva soggiunto in quell’omelia – dove il Signore condivide il suo pane con l'affamato”. Questa è la sua visione, già più volte ripetuta anche dalla Cattedra di Pietro. Il Corpo di Gesù va spezzato con chi, o pensando a chi, di quel Corpo è “carne” viva e prediletta:

“La carne di Cristo, toccare la carne di Cristo, prendere su di noi questo dolore per i poveri (...) E questa è la nostra povertà: la povertà della carne di Cristo, la povertà che ci ha portato il Figlio di Dio con la sua Incarnazione. Una Chiesa povera per i poveri incomincia con l’andare verso la carne di Cristo”. (Veglia di Pentecoste, 18 maggio 2013)

La “carne di Cristo” abbonda nelle periferie del mondo. E nelle orecchie della Chiesa risuona da settanta e più giorni l’appello pressante di Papa Francesco: “Uscire, uscire fuori!”. È questa la missione della Chiesa e l’energia per portarla a termine è assicurata dall’Eucaristia, come domenica scorsa il Papa spiegava ai bambini della Prima Comunione:

“Gesù ci dà la forza. Come ci dà la forza Gesù? Voi questo lo sapete come ci dà forza? Forte, non sento! Nella Comunione ci dà la forza, proprio ci aiuta con la forza. Lui viene a noi. Ma quando voi dite ‘ci dà la Comunione’, un pezzo di pane ti dà tanta forza? Non è pane quello? E’ pane? Questo è pane, ma quello sull’altare è pane o non è pane? Sembra pane! Non è proprio pane. Che cosa è? E’ il corpo di Gesù. Gesù viene nel nostro cuore. Ecco, pensiamo a questo, tutti.” (Prima Messa parrocchia romana, 26 maggio 2013)

Nel Cenacolo dell’Eucaristia, aveva assicurato in quell’omelia il cardinale Bergoglio, “c’è spazio per tutti”. In una società di tanti “luoghi chiusi” e circoli privati, Gesù prepara un banchetto che non esclude nessuno. E seduti a quel banchetto, nutriti da quel pane, diventiamo visibilmente cristiani, cioè uomini e donne felici:

“Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili". (Messa delle Palme, 24 marzo 2013)


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

La sola differenza fra Cristiani ed Ebrei in una parola e' Uguaglianza.
Celebrano entrambi nello stesso giorno Venerdi' Santo e Passover ma nella memoria di eventi diversi. Per gli Ebrei questo e' il giorno piu' felice dell'anno poiche' celebra la loro fuga dall'Egitto mentre per i Cristiani invece questo e' il giorno in cui Gesu' fu ammazzato.
Gesu' era un Ebreo che fu' ucciso dai suoi propri solo perche' era opposto al concetto di un "popolo scelto" ed invocava l'Uguaglianza.

Oggi il concetto di Uguaglianza e' largamente confuso fra i Cristiani degli Stati Uniti e Gran Bretagna. Quelle popolazioni sono come ipnotizzate dal concetto di Individualismo promulgato dalla cultura Ebraica che e' cosi' pervasiva in quei due due Paesi.
Nei nostri giorni, i media Sionisti hanno confuso i valori e livellato il concetto di Uguaglianza con i matrimoni fra persone dello stesso sesso come se quello fosse il dibattito da discutere a proposito dell’Uguaglianza.

Quei Cristiani che non credono nell’Uguaglianza non sono affatto diversi dagli Ebrei nel loro Credo.

http://www.wavevolution.org/it/index.html

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