Una conferenza internazionale entro fine mese per trovare una via d’uscita al conflitto siriano: è la decisione annunciata dal Segretario di Stato americano, John Kerry, e dal suo omologo russo Sergei Lavrov, al termine del loro incontro a Mosca.
Misna - L’intento, precisa il capo della diplomazia russa è quello di “portare entrambe le parti attorno ad un tavolo”. Russia e Stati Uniti – ha precisato Lavrov – “incoraggeranno il governo siriano e i gruppi d’opposizione a cercare una soluzione politica. Siamo anche d’accordo sulla necessità di convocare al più presto una conferenza internazionale sulla Siria, probabilmente alla fine di questo mese. Sarà organizzata come seguito dell’incontro del Grupo d’azione per la Siria, che si tenne a giugno dello scorso anno a Ginevra”.
In un incontro con il presidente russo Vladimir Putin, Kerry ha sottolineato che “Russia e Stati Uniti hanno significativi interessi in comune riguardo alla Siria” inclusa “la stabilità nella regione” e “evitare che i gruppi estremisti creino problemi”.
Oggi il segretario di Stato americano si sposta a Roma per incontrare il Ministro della Giustizia israeliano, Tzipi Livni, che ha la delega per i negoziati con i palestinesi, e il ministro degli Esteri giordano. Domani avrà un colloquio col primo ministro Enrico Letta e la titolare agli Esteri, Emma Bonino.
“È la prima notizia positiva che arriva da tempo” ha commentato con un comunicato diffuso dal suo ufficio l’inviato di Onu e Lega Araba Lakhdar Brahimi, secondo cui “le affermazioni fatte a Mosca costituiscono un primo passo molto significativo. Cionondimeno – ha aggiunto – costituiscono solo un primo passo”.
È di ieri la notizia che quattro peacekeeper dell’Onu di nazionalità filippina dispiegati sulle Alture del Golan sono stati sequestrati da uomini armati nella zona contesa tra Israele e la Siria. Fonti diplomatiche hanno riferito che sono stati attivati canali per favorire il loro rilascio.
Misna - L’intento, precisa il capo della diplomazia russa è quello di “portare entrambe le parti attorno ad un tavolo”. Russia e Stati Uniti – ha precisato Lavrov – “incoraggeranno il governo siriano e i gruppi d’opposizione a cercare una soluzione politica. Siamo anche d’accordo sulla necessità di convocare al più presto una conferenza internazionale sulla Siria, probabilmente alla fine di questo mese. Sarà organizzata come seguito dell’incontro del Grupo d’azione per la Siria, che si tenne a giugno dello scorso anno a Ginevra”.
In un incontro con il presidente russo Vladimir Putin, Kerry ha sottolineato che “Russia e Stati Uniti hanno significativi interessi in comune riguardo alla Siria” inclusa “la stabilità nella regione” e “evitare che i gruppi estremisti creino problemi”.
Oggi il segretario di Stato americano si sposta a Roma per incontrare il Ministro della Giustizia israeliano, Tzipi Livni, che ha la delega per i negoziati con i palestinesi, e il ministro degli Esteri giordano. Domani avrà un colloquio col primo ministro Enrico Letta e la titolare agli Esteri, Emma Bonino.
“È la prima notizia positiva che arriva da tempo” ha commentato con un comunicato diffuso dal suo ufficio l’inviato di Onu e Lega Araba Lakhdar Brahimi, secondo cui “le affermazioni fatte a Mosca costituiscono un primo passo molto significativo. Cionondimeno – ha aggiunto – costituiscono solo un primo passo”.
È di ieri la notizia che quattro peacekeeper dell’Onu di nazionalità filippina dispiegati sulle Alture del Golan sono stati sequestrati da uomini armati nella zona contesa tra Israele e la Siria. Fonti diplomatiche hanno riferito che sono stati attivati canali per favorire il loro rilascio.
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