Il 25 maggio di 20 anni fa scompariva Laura Conti. La donna che, come medico e come politico, ha dato un personalissimo e preziosissimo contributo alla nascita dell'ambientalismo italiano (e a Legambiente). Domani a Milano (ore 11, via Michelino da Besozzo, fronte civico 10), le verrà intitolato un giardino pubblico, proprio vicino alla casa in cui è vissuta.
Greenreport - Gli anni passati non hanno tolto attualità alle sue battaglie e al suo impegno. L'Italia, soprattutto in questa tumultuosa fase politica, economica, e sociale, ha ancora grande bisogno della sua lezione e della sua passione civica. Laura Conti è nata a Udine il 31 marzo 1921 ed è morta a Milano il 25 maggio 1993. Giovanissima si è trasferita a Milano dove, studentessa di Medicina, prende parte alla Resistenza; catturata dai tedeschi è internata nel campo nazista di transito di Bolzano in attesa di venire deportata in Germania. Tornata libera, si laurea in Medicina nel 1949; in Austria si specializza in ortopedia e a Milano svolge la sua attività di medico. Attenta studiosa del Movimento di Liberazione (si deve a lei un monumentale saggio bibliografico su "La Resistenza in Italia") si impegna nella medicina del lavoro e comincia a occuparsi di ecologia e di problemi ambientali. Dal 1960 al 1970 è consigliere alla Provincia di Milano; dal 1970 al 1980 è Consigliere alla Regione Lombardia.
Il 10 luglio 1976, dalla Icmesa di Meda esce una nube tossica contenente alcuni chilogrammi di una sostanza allora quasi sconosciuta, la diossina, sufficienti a contaminare decine di chilometri quadrati di hinterland milanese. Laura Conti come medico e come consigliere regionale è accanto alla popolazione di Seveso. Da questa esperienza nascono i celebri "Visto da Seveso" e "Una lepre con la faccia di bambina".
Laura Conti è stata una grande educatrice e una grande divulgatrice: ha scritto oltre venti libri e migliaia di articoli su riviste scientifiche e quotidiani. E' stata attiva nelle battaglie per un'agricoltura compatibile con l'ambiente, contro l'inquinamento e sui problemi energetici. Negli Anni '60 è stata segretaria della "Casa della Cultura" di Milano. Ha avuto un ruolo centrale in "Legambiente" di cui ha presieduto il Comitato scientifico. Dal 1987 al 1992 è eletta alla Camera dei Deputati. Nel 2006 il Comune di Milano la riconosce come "cittadina benemerita" e il suo nome viene iscritto sulle lapidi del Famedio al Cimitero Monumentale, dove sono sepolte le sue spoglie.
Greenreport - Gli anni passati non hanno tolto attualità alle sue battaglie e al suo impegno. L'Italia, soprattutto in questa tumultuosa fase politica, economica, e sociale, ha ancora grande bisogno della sua lezione e della sua passione civica. Laura Conti è nata a Udine il 31 marzo 1921 ed è morta a Milano il 25 maggio 1993. Giovanissima si è trasferita a Milano dove, studentessa di Medicina, prende parte alla Resistenza; catturata dai tedeschi è internata nel campo nazista di transito di Bolzano in attesa di venire deportata in Germania. Tornata libera, si laurea in Medicina nel 1949; in Austria si specializza in ortopedia e a Milano svolge la sua attività di medico. Attenta studiosa del Movimento di Liberazione (si deve a lei un monumentale saggio bibliografico su "La Resistenza in Italia") si impegna nella medicina del lavoro e comincia a occuparsi di ecologia e di problemi ambientali. Dal 1960 al 1970 è consigliere alla Provincia di Milano; dal 1970 al 1980 è Consigliere alla Regione Lombardia.
Il 10 luglio 1976, dalla Icmesa di Meda esce una nube tossica contenente alcuni chilogrammi di una sostanza allora quasi sconosciuta, la diossina, sufficienti a contaminare decine di chilometri quadrati di hinterland milanese. Laura Conti come medico e come consigliere regionale è accanto alla popolazione di Seveso. Da questa esperienza nascono i celebri "Visto da Seveso" e "Una lepre con la faccia di bambina".
Laura Conti è stata una grande educatrice e una grande divulgatrice: ha scritto oltre venti libri e migliaia di articoli su riviste scientifiche e quotidiani. E' stata attiva nelle battaglie per un'agricoltura compatibile con l'ambiente, contro l'inquinamento e sui problemi energetici. Negli Anni '60 è stata segretaria della "Casa della Cultura" di Milano. Ha avuto un ruolo centrale in "Legambiente" di cui ha presieduto il Comitato scientifico. Dal 1987 al 1992 è eletta alla Camera dei Deputati. Nel 2006 il Comune di Milano la riconosce come "cittadina benemerita" e il suo nome viene iscritto sulle lapidi del Famedio al Cimitero Monumentale, dove sono sepolte le sue spoglie.
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