Per il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, i provvedimenti del governo in fatto di lavoro sono un primo passo e si spera “che dopo questo se ne facciano altri”. E a livello europeo c’è soddisfazione per il via libera in nottata dal vertice di Bruxelles al pacchetto di interventi sul lavoro. Il servizio di Alessandro Guarasci: ascolta
Radio Vaticana - Il cuore del provvedimento sono i 6 miliardi di euro della “Youth guarantee” (per l'Italia 400-600 milioni), spendibili già dal primo gennaio 2014. Ma poi sono stati riprogrammati i fondi strutturali non spesi del vecchio bilancio 2007-2013. Anche il fondo sociale del nuovo bilancio 2014-2020 verrà in soccorso. Inoltre, è previsto un rafforzamento dell’apprendistato e dell’apprendistato. Strumenti che dovrebbero servire per arginare il calo dell’occupazione giovanile, che nell’Europa del sud riguarda un ragazzo su tre. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, afferma che “la fascia delle persone tra i 15 e i 29 anni è stata quella più penalizzata negli anni di crisi con 727 mila occupati in meno con questa età, a fronte di 800 mila posti persi nel complesso”. Giovannini, poi, a settembre proporrà modifiche alla legge Fornero sulle pensioni nella direzione di un possibile anticipo nell'uscita dal lavoro a fronte di penalizzazioni. Per il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, bisogna prendere atto dei passi avanti fatti dal governo, “sempre meglio di niente”.
Radio Vaticana - Il cuore del provvedimento sono i 6 miliardi di euro della “Youth guarantee” (per l'Italia 400-600 milioni), spendibili già dal primo gennaio 2014. Ma poi sono stati riprogrammati i fondi strutturali non spesi del vecchio bilancio 2007-2013. Anche il fondo sociale del nuovo bilancio 2014-2020 verrà in soccorso. Inoltre, è previsto un rafforzamento dell’apprendistato e dell’apprendistato. Strumenti che dovrebbero servire per arginare il calo dell’occupazione giovanile, che nell’Europa del sud riguarda un ragazzo su tre. Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, afferma che “la fascia delle persone tra i 15 e i 29 anni è stata quella più penalizzata negli anni di crisi con 727 mila occupati in meno con questa età, a fronte di 800 mila posti persi nel complesso”. Giovannini, poi, a settembre proporrà modifiche alla legge Fornero sulle pensioni nella direzione di un possibile anticipo nell'uscita dal lavoro a fronte di penalizzazioni. Per il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, bisogna prendere atto dei passi avanti fatti dal governo, “sempre meglio di niente”.
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