martedì, giugno 11, 2013
La battaglia è stata travagliata, ma alla fine, dopo il ballottaggio terminato ieri e con il 63,9% delle preferenze, a Roma ha vinto Ignazio Marino, candidato con il Pd. Scopriamo chi è 

di Ilaria Sulla

In quasi tutta l’Italia il Partito Democratico ha dimostrato di essere il primo partito del Paese, anche dopo le polemiche relative al suo sfaldamento, al boom grillino e al ritorno di Berlusconi. Queste comunali hanno visto infatti il Pd vincere in quasi tutte le città italiane, anche se l’esito più atteso era sicuramente quello della Capitale: Roma esce da 5 anni di governo Alemanno e “incorona” un nuovo sindaco, il chirurgo Ignazio Roberto Maria Marino. Non si tratta di un novellino perché, pur essendo un medico rinomato anche all’estero, Marino si occupa di politica dal 2006, quando è diventato “Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale”.

Non si può però tralasciare tutto il suo background culturale: la laurea al Sacro Cuore di Roma, la specializzazione in Chirurgia generale e in Chirurgia vascolare, le esperienze lavorative nei centri trapianti di Cambridge, Pittsburgh e Filadelfia. E’ stato uno dei componenti del team che è riuscito ad effettuare un trapianto di fegato da un babbuino a un uomo ed è stato il primo chirurgo ad effettuare un trapianto di rene su un paziente sieropositivo (scatenando le ire dell’allora Ministro della Salute Girolamo Sirchia). Si stima che abbia effettuato più di 600 trapianti, scritto più di 200 pubblicazioni e pubblicato 3 libri scientifici. Ha inoltre pubblicato un libro che riflette sul rapporto tra la medicina e la religione intitolato “Credere e curare”.

Il rapporto con la religione è stato sempre molto forte nel neo sindaco di Roma, che ha più volte affermato di essere cristiano, ma ha comunque assunto posizioni nettamente in contrasto con il Vaticano. Marino è infatti un forte sostenitore del testamento biologico (nel 2009 ha lanciato un appello online sull’argomento) e sostiene che l’accanimento terapeutico debba essere interrotto quando diventa una procedura medica “sproporzionata” e “straordinaria”.

La sua nuova sfida non si incentra più solo sulla salute dei suoi pazienti, ma ora anche sul benessere generale di tutti i cittadini romani. “Ho appena telefonato a Ignazio Marino facendogli le mie congratulazioni per il risultato elettorale e mettendomi a disposizione per un corretto passaggio delle consegne, massima lealtà e correttezza istituzionale. Il risultato è netto e l'influenza dell'astensionismo è stata molto forte”, così commenta il sindaco uscente Alemanno la sua sconfitta.

Un altro ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha affermato in merito alla vittoria di Marino: “Marino è il nuovo sindaco di Roma: una buonissima notizia per la città. Il voto dei romani chiude finalmente un quinquennio di incuria e di errori che Alemanno e la sua giunta hanno prodotto per incapacità, per scarso amore e per perseguire interessi personali”. “Ora Marino e l'amministrazione che guiderà sapranno far riprendere alla Capitale un cammino di cambiamento, di sviluppo, di attenzione all'ambiente e di modernizzazione – ha continuato Veltroni - Faccio al nuovo sindaco i miei più vivi complimenti e prima di tutto da cittadino romano sosterrò il suo impegno nell'interesse della Capitale. Ignazio farà il mestiere più bello del mondo: restituisca quel senso di comunità che la città rischia di smarrire”.


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