lunedì, giugno 03, 2013
I vigili del fuoco stanno ancora tentando di spegnere le fiamme. Diverse persone sono ancora intrappolate nella struttura priva di uscite di sicurezza. L'impianto impiega oltre 1200 operai. 

Pechino (AsiaNews) - E' di almeno 55 morti e 41 feriti il bilancio provvisorio del devastante incendio esploso questa mattina in un impianto di lavorazione del pollame a Dehui nella provincial di Jilin (Cina nord orientale). Secondo i media locali, i vigili del fuoco stanno ancora lottando per spegnere le fiamme. Al momento della tragedia circa 300 persone erano al lavoro. L'impianto Baoyuan è fra i più grandi della zona e impiega oltre 1200 operai.

Alcuni testimoni sostengono che le fiamme sono state precedute da tre forti esplosioni, forse per un cortocircuito nei quadri elettrici di uno dei capannoni. Molte persone sono rimaste intrappolate all'interno della struttura caratterizzata da stretti corridoi e priva di uscite di sicurezza.

Su internet sono già presenti le prime immagini della tragedia. Esse mostrano un denso fumo provenire dalle strutture di cemento e lamiera, costruita con materiali tossici. Per evitare intossicazioni, la polizia ha creato intorno alla struttura un anello di sicurezza di circa un chilometro.

L'incidente di Dehui mette di nuovo al centro il problema del rispetto degli standard di sicurezza delle aziende cinesi. I casi più gravi riguardano soprattutto il settore minerario che detiene il record di vittime con circa 20mila morti all'anno.


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