Le nuove regole entrano in vigore a partire dal 18 giugno prossimo. Per chi non rispetterà le norme possibili sanzioni fino a 800 euro.
di Silvio Foini
Il 18 giugno entrerà in vigore la riforma dello statuto condominiale: era ora, dato che l’antico codice civile risaliva all’ormai lontana epoca giurassica del 1942 e dava luogo ad aberrazioni di cui i “furbetti del pianerottolo” spesso approfittavano. Ora le sanzioni per i maleducati che non rispettavano le regole del buon vivere civile, invece che delle vecchie 100 lire previste, scattano da un minimo di 200 euro a un massimo di 800 euro. Non male. Si fanno duri i tempi per i morosi ora che l’amministratore dovrà comunicare ai creditori i loro nominativi. I creditori, inoltre, potranno agire nei confronti dei condomini in regola solo dopo essersi fatti valere su quelli non paganti, e in più questi gentili signori che se ne strafottono delle rate potranno essere puniti vietando loro l’uso della piscina condominiale o del parcheggio (se esistono).
Se poi dovessero perseverare nel non corrispondere il dovuto, trascorsi sei mesi il loro appartamento potrà essere gravato da una bella ipoteca e l’amministratore avrà obbligo di recuperare gli importi dovuti e non pagati. Se non lo farà, la responsabilità ricadrà sulle sue spalle. Giustissimo, visto che è profumatamente remunerato dai condomini. Inoltre per l’amministratore il vangelo dovrà essere quello della trasparenza assoluta. Quanti casi di spese gonfiate sino al 300 per cento! E “io pago!”…
La riforma delle regole amministrative del condominio sarà poi perfezionata come chiedono Sunia e Confabitare per quanto riguarda i pagamenti anticipati per lavori straordinari: risulta assurdo che si paghino le rate in anticipo, come spesso avviene purtroppo, mentre la ditta che esegue i lavori dilaziona i lavori. Chi intasca gli interessi di queste somme che ammontano in molti casi a parecchie migliaia di euro?
“Abbiamo fatto un'indagine, scoprendo la scarsa professionalità di molti operatori del settore (leggi amministratori, ndr) e la poca considerazione che alcuni di loro rivolgono alle nuove normative - dice Alberto Zanni, presidente di Confabitare, associazione dei proprietari immobiliari - Con la riforma si è voluto tutelare maggiormente i condomini che potranno, almeno sulla carta, far valere i propri diritti nei confronti degli amministratori”. Va in questo senso il divieto di delegare l'amministratore stesso a rappresentare gli inquilini in assemblea, una nuova regola che rimuove un palese conflitto d'interessi.
Fin qui, a braccio, la riforma. Ma che dire dell’esistenza turbolenta e turbata di chi vive, purtroppo per lui, in un condominio? Vicini dei piani sottostanti insofferenti alla caduta di un petalo di geranio o di qualche goccia che stilla dai panni stesi: musi, sguardi offesi, negazione del solito saluto di convenienza, sparlare da serve (con tutto il rispetto per le serve), maldicenze, quando non maledizioni vere e proprie, ripicche e tutto il resto che segue. Il cane guaisce? Il soriano miagola lamentosamente alla Luna dato che la sua micetta preferita abita nel condominio di rimpetto ed è irraggiungibile? Questo si tollera... il piccolo di un anno non dorme la notte perché magari ha male al pancino? Eh no! Colpi sulle pareti, trilli telefonici che nemmeno se hai il mitico “Chi è” riesci ad individuare il balengo che te li manda...
Per tua sfortuna sei portatore di handicap e hai il tuo parcheggio riservato? Fischia l’Aida! Il deficiente di turno, ovvero lo scemo del palazzo (in ogni condominio che si rispetti ce n’è sempre inesorabilmente uno) si è slogato la caviglia? Si sente in diritto di occupartelo perché anche lui è handicappato momentaneamente. Si, ma nel cervello!
La banca ti spedisce l’estratto conto che poi il postino ti infila nella cassetta della posta: come mai te lo trovi già letto e visionato da qualcun altro che “giustamente” desidera sapere se sei a rischio di povertà o seppure sei un ricco che fa finta di non esserlo? Ma scusa, se fossi milionario coabiterei in questa piccionaia con te? Cretino!
Si dice che il mondo è bello perché e vario: spesso e per nostra sfortuna sarebbe meglio definirlo “avariato” Che vuoi farci? Anche questa è Italia!
di Silvio Foini
Il 18 giugno entrerà in vigore la riforma dello statuto condominiale: era ora, dato che l’antico codice civile risaliva all’ormai lontana epoca giurassica del 1942 e dava luogo ad aberrazioni di cui i “furbetti del pianerottolo” spesso approfittavano. Ora le sanzioni per i maleducati che non rispettavano le regole del buon vivere civile, invece che delle vecchie 100 lire previste, scattano da un minimo di 200 euro a un massimo di 800 euro. Non male. Si fanno duri i tempi per i morosi ora che l’amministratore dovrà comunicare ai creditori i loro nominativi. I creditori, inoltre, potranno agire nei confronti dei condomini in regola solo dopo essersi fatti valere su quelli non paganti, e in più questi gentili signori che se ne strafottono delle rate potranno essere puniti vietando loro l’uso della piscina condominiale o del parcheggio (se esistono).
Se poi dovessero perseverare nel non corrispondere il dovuto, trascorsi sei mesi il loro appartamento potrà essere gravato da una bella ipoteca e l’amministratore avrà obbligo di recuperare gli importi dovuti e non pagati. Se non lo farà, la responsabilità ricadrà sulle sue spalle. Giustissimo, visto che è profumatamente remunerato dai condomini. Inoltre per l’amministratore il vangelo dovrà essere quello della trasparenza assoluta. Quanti casi di spese gonfiate sino al 300 per cento! E “io pago!”…
La riforma delle regole amministrative del condominio sarà poi perfezionata come chiedono Sunia e Confabitare per quanto riguarda i pagamenti anticipati per lavori straordinari: risulta assurdo che si paghino le rate in anticipo, come spesso avviene purtroppo, mentre la ditta che esegue i lavori dilaziona i lavori. Chi intasca gli interessi di queste somme che ammontano in molti casi a parecchie migliaia di euro?
“Abbiamo fatto un'indagine, scoprendo la scarsa professionalità di molti operatori del settore (leggi amministratori, ndr) e la poca considerazione che alcuni di loro rivolgono alle nuove normative - dice Alberto Zanni, presidente di Confabitare, associazione dei proprietari immobiliari - Con la riforma si è voluto tutelare maggiormente i condomini che potranno, almeno sulla carta, far valere i propri diritti nei confronti degli amministratori”. Va in questo senso il divieto di delegare l'amministratore stesso a rappresentare gli inquilini in assemblea, una nuova regola che rimuove un palese conflitto d'interessi.
Fin qui, a braccio, la riforma. Ma che dire dell’esistenza turbolenta e turbata di chi vive, purtroppo per lui, in un condominio? Vicini dei piani sottostanti insofferenti alla caduta di un petalo di geranio o di qualche goccia che stilla dai panni stesi: musi, sguardi offesi, negazione del solito saluto di convenienza, sparlare da serve (con tutto il rispetto per le serve), maldicenze, quando non maledizioni vere e proprie, ripicche e tutto il resto che segue. Il cane guaisce? Il soriano miagola lamentosamente alla Luna dato che la sua micetta preferita abita nel condominio di rimpetto ed è irraggiungibile? Questo si tollera... il piccolo di un anno non dorme la notte perché magari ha male al pancino? Eh no! Colpi sulle pareti, trilli telefonici che nemmeno se hai il mitico “Chi è” riesci ad individuare il balengo che te li manda...
Per tua sfortuna sei portatore di handicap e hai il tuo parcheggio riservato? Fischia l’Aida! Il deficiente di turno, ovvero lo scemo del palazzo (in ogni condominio che si rispetti ce n’è sempre inesorabilmente uno) si è slogato la caviglia? Si sente in diritto di occupartelo perché anche lui è handicappato momentaneamente. Si, ma nel cervello!
La banca ti spedisce l’estratto conto che poi il postino ti infila nella cassetta della posta: come mai te lo trovi già letto e visionato da qualcun altro che “giustamente” desidera sapere se sei a rischio di povertà o seppure sei un ricco che fa finta di non esserlo? Ma scusa, se fossi milionario coabiterei in questa piccionaia con te? Cretino!
Si dice che il mondo è bello perché e vario: spesso e per nostra sfortuna sarebbe meglio definirlo “avariato” Che vuoi farci? Anche questa è Italia!
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Sono presenti 5 commenti
Descritto con occhi di verità la vita del condomino! I cretini abbondano e vanno tutti ad abitare nei condomini.
Lisa.
E' proprio così , i maleducati patentati si insediano nei condomini! Se tu fai presente che alle 6,30 vorresti dormire ancora un po' , spera di non incontrare , il giorno dopo , il suddetto patentato!! Se poi metti in bacheca un avviso , col benestare dell'amministratore (per fortuna correttissimo ) te lo strappano. Bello sarebbe abitare nella casetta che fa da cornice al bellissimo articolo. Merj
A chi lo dici! Abitare da soli sarebbe un sogno. Mancano sempre i soldini per una casetta vecchio stile, con delle rose rampicanti e in buona compagnia di una persona sola.
Nei condomini trovi di tutto un po e ti devi adeguare per non farti prendere dalla voglia di dare 2 sberle a qualcuno.
Infinity.
Molta gente dovrebbe passare un esame prima di andare ad abitare cogli altri. Maleducati che sputano sulle scale quando anche non ci orinano.
Che schifo di vita.
Roberto
Per abitare in condominio bisogna andare a scuola di diplomazia!
Fausta L.
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