venerdì, giugno 07, 2013
In centinaia stazionano da giorni davanti al ministero della Cultura. Scrittori, registi, cantanti e attori chiedono le dimissioni del nuovo ministro Alaa Abdel Aziz. Decine i funzionari licenziati per ragioni politiche.

AsiaNews - Intellettuali, scrittori, giornalisti, registi, e personagg
i dello spettacolo protestano contro l'islamizzazione della cultura. Dallo scorso cinque giugno centinaia di persone stazionano davanti al ministero della Cultura, per chiedere le dimissioni del nuovo ministro Alaa Abdel Aziz accusato di aver licenziato senza ragione decine di funzionari solo perché non legati ai Fratelli Musulmani . Tra i manifestanti che hanno aderito al sit-in vi sono il romanziere Sonallah Ibrahim, famoso per aver rifiutato nel 2003 un prestigioso premio di Stato, perché contrario al regime di Mubarak; il regista Khaled Youssef, noto per la sua costante opposizione ai Fratelli Musulmani, il produttore cinematografico Mohamed al-Adl e gli attori Nabil al-Halfawy, Mahmoud Qabil e Sameh al-Seriety; il poeta Sayed Hegab e l'importante romanziere Bahaa Taher.

 La manifestazione giunge dopo lo sciopero di tre giorni organizzato dai dipendenti dell'Opera del Cairo contro le politiche di Abdel Aziz. Lo scorso 7 maggio il presidente Mohamed Morsi ha presentato i membri del nuovo gabinetto di governo, dando in mano ben nove ministeri a personaggi e politici affiliati al suo partito Giustizia e Libertà. Come ministro delle Antichità, Morsi ha nominato Ahmed Issa Ahmed, esperto di cultura islamica e copta. La scelta contrasta con la consuetudine che da sempre affida la gestione della cultura ad intellettuali di respiro internazionale ed esperti in archeologia egiziana.

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