“Con la campagna Riutilizziamo l’Italia vogliamo dare vita ad un risveglio culturale ed economico-sociale che punti sulla riqualificazione dell’ambiente urbano, la rigenerazione del paesaggio e della biodiversità e liberi il Bel Paese dalla morsa dell’asfalto e del cemento che lo sta soffocando”
WWF - Lo dice il WWF che lancia la sua ricetta contro l’aggressione del territorio, per la riqualificazione del bel Paese: una Proposta di legge nazionale sul consumo del suolo – proprio quando alla Camera dei Deputati vengono presentati da molti gruppi parlamentari testi normativi innovativi; uno Strumentario di interventi immediati, consentiti dalle leggi vigenti, per frenare e invertire la tendenza che nei prossimi 20 anni, ai ritmi attuali, rischia di coprire di grigio altri 680.000 ettari (un territorio più esteso della Basilicata); e dei Laboratori territoriali che coinvolgeranno i cittadini in tutta Italia nella riqualificazione di specifiche aree degradate come modello e primo passo di un riuso possibile. Tutto questo dopo che tra gli anni 50 e il 2000 abbiamo assistito ad una urbanizzazione del nostro territorio che ha fagocitato 2 milioni e 250 mila ettari (un’area grande come Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia insieme), come risulta dalla indagine originale (realizzata raffrontando cartografia storica) coordinata dal professor Bernardino Romano dall’Università dell’Aquila a cui il WWF dà il suo contributo.
WWF - Lo dice il WWF che lancia la sua ricetta contro l’aggressione del territorio, per la riqualificazione del bel Paese: una Proposta di legge nazionale sul consumo del suolo – proprio quando alla Camera dei Deputati vengono presentati da molti gruppi parlamentari testi normativi innovativi; uno Strumentario di interventi immediati, consentiti dalle leggi vigenti, per frenare e invertire la tendenza che nei prossimi 20 anni, ai ritmi attuali, rischia di coprire di grigio altri 680.000 ettari (un territorio più esteso della Basilicata); e dei Laboratori territoriali che coinvolgeranno i cittadini in tutta Italia nella riqualificazione di specifiche aree degradate come modello e primo passo di un riuso possibile. Tutto questo dopo che tra gli anni 50 e il 2000 abbiamo assistito ad una urbanizzazione del nostro territorio che ha fagocitato 2 milioni e 250 mila ettari (un’area grande come Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia insieme), come risulta dalla indagine originale (realizzata raffrontando cartografia storica) coordinata dal professor Bernardino Romano dall’Università dell’Aquila a cui il WWF dà il suo contributo.
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