La Casa Francese punta su un’utilitaria elettrica dal prezzo (quasi) accessibile
di Davide Bianchino
La Renault negli ultimi tempi ha dimostrato di credere molto nella mobilità elettrica sfornando diversi modelli muniti di tale propulsione. Oggi però, con la nuova “Zoe”, invia un segnale decisamente forte a tutta la concorrenza. L’ultima nata, infatti, va ad inserirsi nella categoria delle utilitarie (quella della Clio, tanto per rimanere in casa), quella cioè più diffusa soprattutto tra gli automobilisti delle nostre città. Non solo. La vettura, sia nella linea esterna quanto nell’abitacolo, si discosta molto dalle tipiche elettriche in circolazione, di solito del tutto anonime oppure sin troppo avveniristiche.
La Zoe si presenta con una linea moderna ma decisamente attuale e con interni curati ma per nulla fantascientifici. L’equilibrio generale che contraddistingue la vettura è stato ottenuto grazie ad una progettazione pensata sin dall’inizio per la propulsione elettrica. La Zoe, infatti, non deriva da nessun’altra vettura della Casa ma è un modello a sé concepito esclusivamente per questo tipo di motore. La piccola francese si presenta quindi come un’auto alla portata di tutti. Dei giovani in particolare, a quanto sembra di intuire.
La Renault ha infatti previsto per il suo lancio una giornata in pista dedicata, oltre che alla stampa specializzata, ai ragazzi di istituti tecnici e universitari. La particolare giornata, denominata “ZEV day”, ha visto cimentarsi in pista moltissimi ragazzi alle prese con i mezzi elettrici più disparati: dall’originale Renault Twizy a particolari mezzi a due ruote e persino uno skateboard a propulsione voltaica. Nella conferenza stampa di apertura è emerso quello che ad oggi è il principale ostacolo alla diffusione dei veicoli elettrici: lo scarso numero di infrastrutture per questo genere di mezzi.
Le colonnine per la ricarica sono quasi assenti nelle principali città e quelle poche installate sono quasi perennemente occupate sia per il lungo tempo necessario ad una ricarica completa sia, appunto, per l’esiguo numero in relazione ai veicoli circolanti. I nuovi Sindaci appena eletti in Italia sono avvisati. In ogni caso la Zoe fa di tutto per incoraggiare gli amanti dell’ecologia. La vettura infatti, grazie a compatte batterie di ultima generazione, è capace di un’autonomia di oltre 200 km con una ricarica completa: numeri difficilmente raggiungibili della concorrenza che si ferma mediamente a 150 km. Quello dell’autonomia è un altro tasto dolente delle elettriche. La tecnologia può fare molto in questo senso ma sicuramente una rete capillare di colonnine di ricarica, magari anche fuori città, potrebbe finalmente dare quella spinta decisiva che ancora manca a questo genere di veicoli.
Il motore della Zoe eroga una potenza di 88cv e una coppia motrice di 220nm, più che sufficienti per muoversi con agilità nel traffico cittadino (suo habitat naturale) ma anche per divertirsi nei percorsi extraurbani. L’impostazione generale della vettura consente ad ogni guidatore una guida istintiva, sicura e senza sorprese. La frenata è decisamente potente, aiutata anche dai sistemi di recupero di energia che entrano in funzione ad ogni staccata. Un abitacolo piacevole e ben rifinito chiude il quadro di una vettura davvero ben progettata e costruita.
Veniamo quindi al prezzo, di solito elevato per tutte le vetture elettriche. La Zoe in Italia ha un prezzo di listino di 21.650 euro più 79 euro/mese per il noleggio delle batterie (ormai quasi tutti i costruttori prevedono la formula del noleggio a causa dell’elevato costo delle batterie). Un prezzo abbastanza concorrenziale per la categoria delle elettriche ma sicuramente molto più elevato di qualsiasi altra utilitaria con motore termico. Al di là, quindi, dei discorsi sull’autonomia o sul numero di colonnine per la ricarica, oggi per gli automobilisti l’ostacolo più grande rimane senza dubbio quello del maggior costo di acquisto. Quanto mai fondamentale soprattutto in questo periodo di crisi.
Non vi è dubbio che se in Italia ci fossero dei “veri” incentivi statali che consentissero di ridurre in maniera radicale il divario di prezzo con le auto tradizionali, le auto elettriche avrebbero sicuramente maggior fortuna. E non è infatti un caso se quest’anno in Francia, dove gli incentivi statali hanno raggiunto i 7000euro di contributo, le vendite di auto elettriche sono più che raddoppiate. Attendiamo fiduciosi anche nel nostro paese.
di Davide Bianchino
La Renault negli ultimi tempi ha dimostrato di credere molto nella mobilità elettrica sfornando diversi modelli muniti di tale propulsione. Oggi però, con la nuova “Zoe”, invia un segnale decisamente forte a tutta la concorrenza. L’ultima nata, infatti, va ad inserirsi nella categoria delle utilitarie (quella della Clio, tanto per rimanere in casa), quella cioè più diffusa soprattutto tra gli automobilisti delle nostre città. Non solo. La vettura, sia nella linea esterna quanto nell’abitacolo, si discosta molto dalle tipiche elettriche in circolazione, di solito del tutto anonime oppure sin troppo avveniristiche.
La Zoe si presenta con una linea moderna ma decisamente attuale e con interni curati ma per nulla fantascientifici. L’equilibrio generale che contraddistingue la vettura è stato ottenuto grazie ad una progettazione pensata sin dall’inizio per la propulsione elettrica. La Zoe, infatti, non deriva da nessun’altra vettura della Casa ma è un modello a sé concepito esclusivamente per questo tipo di motore. La piccola francese si presenta quindi come un’auto alla portata di tutti. Dei giovani in particolare, a quanto sembra di intuire.
La Renault ha infatti previsto per il suo lancio una giornata in pista dedicata, oltre che alla stampa specializzata, ai ragazzi di istituti tecnici e universitari. La particolare giornata, denominata “ZEV day”, ha visto cimentarsi in pista moltissimi ragazzi alle prese con i mezzi elettrici più disparati: dall’originale Renault Twizy a particolari mezzi a due ruote e persino uno skateboard a propulsione voltaica. Nella conferenza stampa di apertura è emerso quello che ad oggi è il principale ostacolo alla diffusione dei veicoli elettrici: lo scarso numero di infrastrutture per questo genere di mezzi.
Le colonnine per la ricarica sono quasi assenti nelle principali città e quelle poche installate sono quasi perennemente occupate sia per il lungo tempo necessario ad una ricarica completa sia, appunto, per l’esiguo numero in relazione ai veicoli circolanti. I nuovi Sindaci appena eletti in Italia sono avvisati. In ogni caso la Zoe fa di tutto per incoraggiare gli amanti dell’ecologia. La vettura infatti, grazie a compatte batterie di ultima generazione, è capace di un’autonomia di oltre 200 km con una ricarica completa: numeri difficilmente raggiungibili della concorrenza che si ferma mediamente a 150 km. Quello dell’autonomia è un altro tasto dolente delle elettriche. La tecnologia può fare molto in questo senso ma sicuramente una rete capillare di colonnine di ricarica, magari anche fuori città, potrebbe finalmente dare quella spinta decisiva che ancora manca a questo genere di veicoli.
Il motore della Zoe eroga una potenza di 88cv e una coppia motrice di 220nm, più che sufficienti per muoversi con agilità nel traffico cittadino (suo habitat naturale) ma anche per divertirsi nei percorsi extraurbani. L’impostazione generale della vettura consente ad ogni guidatore una guida istintiva, sicura e senza sorprese. La frenata è decisamente potente, aiutata anche dai sistemi di recupero di energia che entrano in funzione ad ogni staccata. Un abitacolo piacevole e ben rifinito chiude il quadro di una vettura davvero ben progettata e costruita.
Veniamo quindi al prezzo, di solito elevato per tutte le vetture elettriche. La Zoe in Italia ha un prezzo di listino di 21.650 euro più 79 euro/mese per il noleggio delle batterie (ormai quasi tutti i costruttori prevedono la formula del noleggio a causa dell’elevato costo delle batterie). Un prezzo abbastanza concorrenziale per la categoria delle elettriche ma sicuramente molto più elevato di qualsiasi altra utilitaria con motore termico. Al di là, quindi, dei discorsi sull’autonomia o sul numero di colonnine per la ricarica, oggi per gli automobilisti l’ostacolo più grande rimane senza dubbio quello del maggior costo di acquisto. Quanto mai fondamentale soprattutto in questo periodo di crisi.
Non vi è dubbio che se in Italia ci fossero dei “veri” incentivi statali che consentissero di ridurre in maniera radicale il divario di prezzo con le auto tradizionali, le auto elettriche avrebbero sicuramente maggior fortuna. E non è infatti un caso se quest’anno in Francia, dove gli incentivi statali hanno raggiunto i 7000euro di contributo, le vendite di auto elettriche sono più che raddoppiate. Attendiamo fiduciosi anche nel nostro paese.
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