martedì, giugno 04, 2013
Con una decisione senza precedenti, gli Stati Uniti hanno annunciato ricompense per un totale di 23 milioni di dollari a chi fornirà informazioni sui capi dei principali gruppi estremisti armati attivi in Africa Occidentale.

Misna - Lo riporta oggi la stampa africana e internazionale, sottolineando che il dipartimento di Stato ha stanziato 7 milioni di dollari per chiunque fornirà informazioni utili alla cattura del leader del movimento estremista Boko Haram, Abubakar Shekau. Si tratta del compenso più alto a cui si aggiungono ‘taglie’ minori per informazioni su Malik Abou Abdelkarim, esponente di spicco di Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) e Oumar Ould Hamaha, portavoce del Movimento per l’unicità del jihad in Africa Occidentale (Mujao). Una ricompensa di 5 milioni di dollari è stata fissata anche per chi possa dare dettagli sull’algerino Mokhtar Belmokhtar, capofila della Brigata dei firmatari col sangue (Katiba al Mulathamin), responsabile dell’attacco all’impianto petrolifero di Tiguentourine, nel sud-est dell’Algeria a gennaio scorso.

Un’altra ‘taglia’ di 5 milioni è stata posta dal dipartimento di Stato americano sulla testa di Yahya Abou Al-Hammam, ai vertici del gruppo islamista Ansar al Din, protagonista di una campagna militare nel nord del Mali arginata solo grazie all’invio di truppe francesi ed africane. Fonti dell’ambasciata americana a Lagos hanno riferito al quotidiano nigeriano Vanguard che quella messa in atto da Washington è una vera e propria “caccia all’uomo” volta ad “estirpare le radici dell’estremismo e del terrorismo in Africa Occidentale”.

Il gruppo estremista Boko Haram, di matrice islamica, è ritenuto responsabile di una serie di attacchi dal 2009 ad oggi che, soprattutto nel nord della Nigeria, hanno causato oltre 2000 morti. Negli ultimi mesi sono aumentati i timori circa l’esistenza di una rete di contatti tra Boko Haram e i principali gruppi armati islamisti presenti nella regione del Sahel.


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