giovedì, luglio 04, 2013
Davvero sconcertanti i risultati emersi dalla ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità, presentati oggi a Palazzo Chigi. Oltre 6 milioni e 700mila donne italiane sono rimaste vittima di violenze fisiche e abusi sessuali: nel 14% dei casi il responsabile dei soprusi è il partner. 

Da gennaio 2013 a fine giugno sono state 65 le donne uccise, una ogni 2 giorni e mezzo: queste le conclusioni agghiaccianti dell’indagine dell’Oms presentate questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. L'Organizzazione nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) rende poi noto che ammonta a un milione il numero delle donne che subiscono stupri o tentativi di violenza, e che solo il 7% delle vittime sporge denuncia, lasciando così nell'ombra il 93% degli abusi.

I numeri rivelano che i maltrattamenti domestici sono al secondo posto fra le cause di morte per le donne in stato interessante: infatti circa il 30% delle violenze sulle donne hanno inizio proprio durante il periodo della gravidanza.

Il presidente della società italiana di psichiatria Claudio Mencacci afferma che il 69% delle donne maltrattate in gravidanza continuano a subire violenze anche dopo il parto. E queste, precisa, "hanno delle conseguenze che vanno dal distacco di placenta a disturbi alimentari, da infezioni a problemi psichici, come i disturbi d'ansia e del sonno, dall'abuso di alcol e farmaci a tentati omicidi".


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