Papa Francesco concede l’indulgenza plenaria e parziale a quanti parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà dal 22 al 28 luglio a Rio de Janeiro in Brasile.
Radio Vaticana - La Penitenzieria Apostolica ha pubblicato ieri il relativo Decreto. L’indulgenza può essere ottenuta alle solite condizioni (Confessione, Comunione e preghiera secondo l’intenzione del Papa) anche da quanti non potranno essere a Rio ma parteciperanno spiritualmente alle celebrazioni della Gmg attraverso i mass media. Sul significato di queste indulgenze Fabio Colagrande ha intervistato mons. Krzysztof Nykiel, reggente della Penienzieria: ascolta
R. – Il Santo Padre Francesco ha accordato ai giovani di tutto il mondo il dono dell’Indulgenza, perché spinto dal desiderio che la Giornata mondiale della gioventù diventi una occasione favorevole per sperimentare la grandezza e la bellezza dell’Amore misericordioso di Dio. Egli, infatti, con questa concessione auspica che i giovani possano ottenere gli sperati frutti di santificazione dalla “XXVIII Giornata mondiale della gioventù”, che si celebrerà a Rio de Janeiro e che avrà per tema: “Andate e fate discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28, 19)”.
D. – Quali sono le condizioni per ottenere l’indulgenza e qual è la differenza tra indulgenza plenaria e indulgenza parziale?
R. – Per quanto riguarda le condizioni, come prima cosa deve effettuarsi il totale distacco dal peccato, anche quello veniale; se manca questa fondamentale condizione di distacco totale dal peccato e del sincero pentimento, l’indulgenza non sarà plenaria, bensì parziale. In secondo luogo è necessario confessarsi, fare la Comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa e compiere l’atto a cui la Chiesa annette l’indulgenza. L’indulgenza plenaria si potrà ottenere una volta al giorno (eccettuato il caso di un fedele che l’ottenga nuovamente nello stesso giorno ‘in articulo mortis’) adempiendole summenzionate condizioni: un’indulgenza plenaria può essere anche applicata in suffragio per i nostri cari defunti. Nel caso della concessione in occasione dell’imminente Giornata mondiale della gioventù, l’indulgenza plenaria si potrà acquisire dal 22 al 29 luglio partecipando ai sacri riti e pii esercizi che si svolgeranno a Rio de Janeiro. Naturalmente, ferme restando le condizioni fondamentali, i fedeli sono invitati a partecipare devotamente ad una liturgia celebrata per impetrare da Dio i propositi della Giornata mondiale della gioventù e dovranno recitare il Padre Nostro, il Credo e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria. Detto questo, desidero rasserenare tutti coloro che non potranno prendere parte a dette celebrazioni legate alla Giornata, a causa del legittimo impedimento; essi anche potranno ottenere l’Indulgenza plenaria purché, ottemperando alle consuete condizioni spirituali, sacramentali e di preghiera, con il proposito di filiale sottomissione al Romano Pontefice, partecipino spiritualmente alle sacre funzioni nei giorni determinati, purché seguano questi stessi riti e pii esercizi mentre si svolgono, tramite televisione e radio o, sempre con la dovuta devozione, attraverso i nuovi mezzi della comunicazione sociale. Per quanto riguarda l’indulgenza parziale (è proporzionata al valore spirituale espiativo dell’azione compiuta dal fedele) questa si può acquisire da parte dei fedeli, ovunque si trovino durante il predetto incontro, ogniqualvolta, almeno con animo contrito, eleveranno fervide preghiere a Dio, concludendo con la preghiera ufficiale della Giornata mondiale della gioventù, e devote invocazioni alla Beata Vergine Maria, Regina del Brasile, sotto il titolo di “Nossa Senhora da Conceiçao Aparecida”, nonché agli altri Patroni e Intercessori del medesimo incontro, affinché stimolino i giovani a rafforzarsi nella Fede e a condurre una vita santa. La differenza tra indulgenza plenaria e indulgenza parziale dipende soprattutto dalla disposizione interiore del fedele. L’indulgenza è parziale o plenaria a seconda che liberi in parte o del tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati.
D. – Secondo Lei questa speciale concessione dell’Indulgenza potrà aiutare soprattutto i giovani ad accostarsi con maggiore fiducia e frequenza al Sacramento della Riconciliazione?
R. – Certamente. Papa Francesco, più volte nei Suoi diversi discorsi, ci sta esortando a ritornare al Signore, a non avere paura di chiedere il Suo perdono, a fuggire dalla tentazione e da ogni attaccamento al male e al peccato e a trovare rifugio nell’amore misericordioso di Dio. Soprattutto i giovani di oggi che sono esposti ad ogni genere di tentazione (denaro facile, alcol, droga, sesso “sfrenato”, ecc.) hanno bisogno di rendersi conto del potere distruttivo del peccato per poi fare la scelta di staccarsi completamente da esso e di aprirsi così al potere benefico e salutare della Misericordia del Padre. Perciò, la Giornata mondiale della gioventù può diventare per loro una occasione favorevole per riscoprire l’importanza salvifica del Sacramento della Penitenza. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che tale Sacramento oltre a rimettere i peccati ha un grande potere terapeutico di guarigione e, pertanto, può aiutare enormemente i giovani a rispondere con maggiore slancio alla personale e universale chiamata alla santità, che è lo scopo primario della nuova evangelizzazione e che costituisce il tema fondamentale di questa XXVIII Giornata mondiale della gioventù. Quindi, questo è il mandato della Chiesa ai giovani cattolici che parteciperanno numerosi alla GMG di Rio: “Andate ed evangelizzate con i vostri doni personali! Andate e testimoniate la gioia dell’incontro con Cristo risorto. Andate e fatevi messaggeri della Divina Misericordia sempre più grande del male e del peccato del mondo”.
D. – C’è chi per diversi motivi critica o guarda con un certo scetticismo alla pratica delle indulgenze. Cosa risponde al riguardo?
R. – Sappiamo bene che la Missione della Chiesa è quella di annunciare al mondo l’amore misericordioso di Dio che si è reso visibile in Cristo Gesù, l’unigenito Figlio del Padre mandato sulla terra perché “chiunque creda in Lui non muoia ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). Il dono delle indulgenze credo si inserisca in questa peculiare missione della Chiesa di annunciare al mondo la salvezza. L’indulgenza, infatti, non è altro che la remissione della pena temporale per i peccati commessi da un fedele, che gli sono stati già rimessi quanto alla colpa mediante il Sacramento della Penitenza. Bisogna, quindi, approfittare di questo grande dono di Grazia che ha origine dal cuore materno della Chiesa, dal Tesoro delle soddisfazioni di Nostro Signore Gesù Cristo, della Beatissima Vergine Maria e di tutti i Santi. L’indulgenza è una manifestazione concreta della divina misericordia che ha effetti solo ed esclusivamente positivi in coloro che la ricevano. E allora perché non approfittare di questo grande bene spirituale?
Radio Vaticana - La Penitenzieria Apostolica ha pubblicato ieri il relativo Decreto. L’indulgenza può essere ottenuta alle solite condizioni (Confessione, Comunione e preghiera secondo l’intenzione del Papa) anche da quanti non potranno essere a Rio ma parteciperanno spiritualmente alle celebrazioni della Gmg attraverso i mass media. Sul significato di queste indulgenze Fabio Colagrande ha intervistato mons. Krzysztof Nykiel, reggente della Penienzieria: ascolta
R. – Il Santo Padre Francesco ha accordato ai giovani di tutto il mondo il dono dell’Indulgenza, perché spinto dal desiderio che la Giornata mondiale della gioventù diventi una occasione favorevole per sperimentare la grandezza e la bellezza dell’Amore misericordioso di Dio. Egli, infatti, con questa concessione auspica che i giovani possano ottenere gli sperati frutti di santificazione dalla “XXVIII Giornata mondiale della gioventù”, che si celebrerà a Rio de Janeiro e che avrà per tema: “Andate e fate discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28, 19)”.
D. – Quali sono le condizioni per ottenere l’indulgenza e qual è la differenza tra indulgenza plenaria e indulgenza parziale?
R. – Per quanto riguarda le condizioni, come prima cosa deve effettuarsi il totale distacco dal peccato, anche quello veniale; se manca questa fondamentale condizione di distacco totale dal peccato e del sincero pentimento, l’indulgenza non sarà plenaria, bensì parziale. In secondo luogo è necessario confessarsi, fare la Comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa e compiere l’atto a cui la Chiesa annette l’indulgenza. L’indulgenza plenaria si potrà ottenere una volta al giorno (eccettuato il caso di un fedele che l’ottenga nuovamente nello stesso giorno ‘in articulo mortis’) adempiendole summenzionate condizioni: un’indulgenza plenaria può essere anche applicata in suffragio per i nostri cari defunti. Nel caso della concessione in occasione dell’imminente Giornata mondiale della gioventù, l’indulgenza plenaria si potrà acquisire dal 22 al 29 luglio partecipando ai sacri riti e pii esercizi che si svolgeranno a Rio de Janeiro. Naturalmente, ferme restando le condizioni fondamentali, i fedeli sono invitati a partecipare devotamente ad una liturgia celebrata per impetrare da Dio i propositi della Giornata mondiale della gioventù e dovranno recitare il Padre Nostro, il Credo e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria. Detto questo, desidero rasserenare tutti coloro che non potranno prendere parte a dette celebrazioni legate alla Giornata, a causa del legittimo impedimento; essi anche potranno ottenere l’Indulgenza plenaria purché, ottemperando alle consuete condizioni spirituali, sacramentali e di preghiera, con il proposito di filiale sottomissione al Romano Pontefice, partecipino spiritualmente alle sacre funzioni nei giorni determinati, purché seguano questi stessi riti e pii esercizi mentre si svolgono, tramite televisione e radio o, sempre con la dovuta devozione, attraverso i nuovi mezzi della comunicazione sociale. Per quanto riguarda l’indulgenza parziale (è proporzionata al valore spirituale espiativo dell’azione compiuta dal fedele) questa si può acquisire da parte dei fedeli, ovunque si trovino durante il predetto incontro, ogniqualvolta, almeno con animo contrito, eleveranno fervide preghiere a Dio, concludendo con la preghiera ufficiale della Giornata mondiale della gioventù, e devote invocazioni alla Beata Vergine Maria, Regina del Brasile, sotto il titolo di “Nossa Senhora da Conceiçao Aparecida”, nonché agli altri Patroni e Intercessori del medesimo incontro, affinché stimolino i giovani a rafforzarsi nella Fede e a condurre una vita santa. La differenza tra indulgenza plenaria e indulgenza parziale dipende soprattutto dalla disposizione interiore del fedele. L’indulgenza è parziale o plenaria a seconda che liberi in parte o del tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati.
D. – Secondo Lei questa speciale concessione dell’Indulgenza potrà aiutare soprattutto i giovani ad accostarsi con maggiore fiducia e frequenza al Sacramento della Riconciliazione?
R. – Certamente. Papa Francesco, più volte nei Suoi diversi discorsi, ci sta esortando a ritornare al Signore, a non avere paura di chiedere il Suo perdono, a fuggire dalla tentazione e da ogni attaccamento al male e al peccato e a trovare rifugio nell’amore misericordioso di Dio. Soprattutto i giovani di oggi che sono esposti ad ogni genere di tentazione (denaro facile, alcol, droga, sesso “sfrenato”, ecc.) hanno bisogno di rendersi conto del potere distruttivo del peccato per poi fare la scelta di staccarsi completamente da esso e di aprirsi così al potere benefico e salutare della Misericordia del Padre. Perciò, la Giornata mondiale della gioventù può diventare per loro una occasione favorevole per riscoprire l’importanza salvifica del Sacramento della Penitenza. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che tale Sacramento oltre a rimettere i peccati ha un grande potere terapeutico di guarigione e, pertanto, può aiutare enormemente i giovani a rispondere con maggiore slancio alla personale e universale chiamata alla santità, che è lo scopo primario della nuova evangelizzazione e che costituisce il tema fondamentale di questa XXVIII Giornata mondiale della gioventù. Quindi, questo è il mandato della Chiesa ai giovani cattolici che parteciperanno numerosi alla GMG di Rio: “Andate ed evangelizzate con i vostri doni personali! Andate e testimoniate la gioia dell’incontro con Cristo risorto. Andate e fatevi messaggeri della Divina Misericordia sempre più grande del male e del peccato del mondo”.
D. – C’è chi per diversi motivi critica o guarda con un certo scetticismo alla pratica delle indulgenze. Cosa risponde al riguardo?
R. – Sappiamo bene che la Missione della Chiesa è quella di annunciare al mondo l’amore misericordioso di Dio che si è reso visibile in Cristo Gesù, l’unigenito Figlio del Padre mandato sulla terra perché “chiunque creda in Lui non muoia ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). Il dono delle indulgenze credo si inserisca in questa peculiare missione della Chiesa di annunciare al mondo la salvezza. L’indulgenza, infatti, non è altro che la remissione della pena temporale per i peccati commessi da un fedele, che gli sono stati già rimessi quanto alla colpa mediante il Sacramento della Penitenza. Bisogna, quindi, approfittare di questo grande dono di Grazia che ha origine dal cuore materno della Chiesa, dal Tesoro delle soddisfazioni di Nostro Signore Gesù Cristo, della Beatissima Vergine Maria e di tutti i Santi. L’indulgenza è una manifestazione concreta della divina misericordia che ha effetti solo ed esclusivamente positivi in coloro che la ricevano. E allora perché non approfittare di questo grande bene spirituale?
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