L'arte è soltanto un mezzo col quale l'urban artist Peter Pink sfrutta ortaggi per le proprie opere.
di Irene M. Dianda
Il suo obiettivo è giustapporre l'inanimato all'umano: ad ogni cibo corrisponde una tipologia di consumatore. Infatti, le sue opere vedono protagonisti patate e cetrioli che ad esempio prendono il sole comodamente sdraiati in spiaggia, con tanto di occhialetti e prendisole. Oppure si riuniscono in piazza per manifestare. Peter Pink cerca di sbalordire il suo pubblico con del mero nonsense. Egli stesso si definisce “artista di nonsense”: sfrutta la città in cui vive per esporre direttamente in strada le proprie opere.
La città infatti è lo scenario principale al quale si rifanno gli urban artist, ispirati dall'architettura urbana o dallo stesso stile di vita. Per questo motivo, erroneamente la ‘urban art’ viene spesso confusa con atti di vandalismo o deturpazione di proprietà privata
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di Irene M. Dianda
Il suo obiettivo è giustapporre l'inanimato all'umano: ad ogni cibo corrisponde una tipologia di consumatore. Infatti, le sue opere vedono protagonisti patate e cetrioli che ad esempio prendono il sole comodamente sdraiati in spiaggia, con tanto di occhialetti e prendisole. Oppure si riuniscono in piazza per manifestare. Peter Pink cerca di sbalordire il suo pubblico con del mero nonsense. Egli stesso si definisce “artista di nonsense”: sfrutta la città in cui vive per esporre direttamente in strada le proprie opere.
La città infatti è lo scenario principale al quale si rifanno gli urban artist, ispirati dall'architettura urbana o dallo stesso stile di vita. Per questo motivo, erroneamente la ‘urban art’ viene spesso confusa con atti di vandalismo o deturpazione di proprietà privata
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