Durante il bollente mese di agosto sarà lanciato in America un nuovo canale televisivo, DOGTV, appositamente pensato per i nostri migliori amici a quattro zampe
Lo sapevate che i cani hanno una visibilità limitata rispetto agli umani? Ebbene sì, esistono degli studi scientifici che affermano che i cani non riescono a distinguere il rosso e il verde, in quanto hanno solo due ricettori visivi (che permettono di distinguere il blu e il giallo), mentre noi umani ne abbiamo tre. Per fare la prova della vista canina, il famoso motore di ricerca Wolfram Alpha (http://www.wolframalpha.com/) fornisce un’app che permette di simulare la vista del cane (qui). Inoltre, la loro vista si differenzia dalla nostra anche per il fatto che i cani riescono a mettere a fuoco un oggetto solo se si trova ad una distanza di almeno 50 centimetri. Essi inoltre sono in grado di distinguere una successione di immagini solo se ha una frequenza di 75 Hz, mentre per noi umani sono sufficienti 55 Hz. Questo significa che mentre per noi un film riprodotto in TV ad una frequenza di 55 Hz appare abbastanza scorrevole, per i nostri amici a quattro zampe no: i movimenti appaiono abbastanza irreali per cui il cane non è attratto dalle scene riprodotte in TV. Questa premessa di carattere scientifico ha portato gli americani a lanciare una nuova sfida: un canale televisivo completamente dedicato a loro, i cani appunto. Si tratta di una vera e propria emittente televisiva studiata appositamente per i nostri amati animali. La DOGTV, questo il suo nome di battesimo, sarà lanciata ad agosto e andrà in onda 24 ore al giorno. Il contenuto mandato in onda sarà di tre tipi: relax, stimolo, esposizione . Il primo permetterà al cane di calmarsi attraverso la proiezioni di immagini tranquille. Il secondo, invece, proietterà immagini in movimento e produrrà suoni al fine di stimolare e incoraggiare l’animale. Il terzo avrà l’obiettivo di abituare il cane agli stimoli di ogni giorno.
Vista così, la DOGTV potrebbe sembrare la solita americanata: con tutti i problemi che ci sono nel mondo, solo una TV per cani ci mancava! In realtà, dietro la DOGTV ci sono importanti nomi: la Humane Society of the United States (HSUS), l’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA) e l’American Veterinary Medical Association (AVMA). L’obiettivo finale dovrebbe consistere nel miglioramento della qualità della vita dei nostri amici a quattro zampe, nonché la loro educazione.
La domanda a questo punto sorge spontanea: come farà la DOGTV a capire se effettivamente il suo pubblico gradisce il palinsesto? Certo non potrà chiederlo direttamente a loro, ma magari potrà nascere una vera e propria dog-auditel che in qualche modo sarà in grado di calcolare l’indice di gradimento dei programmi e capire quale sia il favorito. Quali metriche di valutazione dovrà promuovere? Forse l’attenzione alle immagini o ai suoni? Oppure il numero di ore passate davanti alla TV? E’ pur vero che il pubblico non potrà neanche cambiare canale! Ma questa è tutta un’altra storia. Intanto aspettiamo che la DOGTV venga lanciata, e, perché no, forse entro la fine dell’anno arriverà anche in Italia. Almeno questa volta, ai cani l’ardua sentenza.
Lo sapevate che i cani hanno una visibilità limitata rispetto agli umani? Ebbene sì, esistono degli studi scientifici che affermano che i cani non riescono a distinguere il rosso e il verde, in quanto hanno solo due ricettori visivi (che permettono di distinguere il blu e il giallo), mentre noi umani ne abbiamo tre. Per fare la prova della vista canina, il famoso motore di ricerca Wolfram Alpha (http://www.wolframalpha.com/) fornisce un’app che permette di simulare la vista del cane (qui). Inoltre, la loro vista si differenzia dalla nostra anche per il fatto che i cani riescono a mettere a fuoco un oggetto solo se si trova ad una distanza di almeno 50 centimetri. Essi inoltre sono in grado di distinguere una successione di immagini solo se ha una frequenza di 75 Hz, mentre per noi umani sono sufficienti 55 Hz. Questo significa che mentre per noi un film riprodotto in TV ad una frequenza di 55 Hz appare abbastanza scorrevole, per i nostri amici a quattro zampe no: i movimenti appaiono abbastanza irreali per cui il cane non è attratto dalle scene riprodotte in TV. Questa premessa di carattere scientifico ha portato gli americani a lanciare una nuova sfida: un canale televisivo completamente dedicato a loro, i cani appunto. Si tratta di una vera e propria emittente televisiva studiata appositamente per i nostri amati animali. La DOGTV, questo il suo nome di battesimo, sarà lanciata ad agosto e andrà in onda 24 ore al giorno. Il contenuto mandato in onda sarà di tre tipi: relax, stimolo, esposizione . Il primo permetterà al cane di calmarsi attraverso la proiezioni di immagini tranquille. Il secondo, invece, proietterà immagini in movimento e produrrà suoni al fine di stimolare e incoraggiare l’animale. Il terzo avrà l’obiettivo di abituare il cane agli stimoli di ogni giorno.
Vista così, la DOGTV potrebbe sembrare la solita americanata: con tutti i problemi che ci sono nel mondo, solo una TV per cani ci mancava! In realtà, dietro la DOGTV ci sono importanti nomi: la Humane Society of the United States (HSUS), l’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA) e l’American Veterinary Medical Association (AVMA). L’obiettivo finale dovrebbe consistere nel miglioramento della qualità della vita dei nostri amici a quattro zampe, nonché la loro educazione.
La domanda a questo punto sorge spontanea: come farà la DOGTV a capire se effettivamente il suo pubblico gradisce il palinsesto? Certo non potrà chiederlo direttamente a loro, ma magari potrà nascere una vera e propria dog-auditel che in qualche modo sarà in grado di calcolare l’indice di gradimento dei programmi e capire quale sia il favorito. Quali metriche di valutazione dovrà promuovere? Forse l’attenzione alle immagini o ai suoni? Oppure il numero di ore passate davanti alla TV? E’ pur vero che il pubblico non potrà neanche cambiare canale! Ma questa è tutta un’altra storia. Intanto aspettiamo che la DOGTV venga lanciata, e, perché no, forse entro la fine dell’anno arriverà anche in Italia. Almeno questa volta, ai cani l’ardua sentenza.
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